Il condizione è un elettrodomestico essenziale nei mesi caldi e afosi. Ma quanto pensa sul costo della bolletta elettrica?
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature molti italiani stanno iniziando ad usare gli amati condizionatori.
Sono, ormai, gli elettrodomestici più amati e più diffusi, non solo negli uffici e negli esercizi commerciali ma anche a casa.
Esistono vari modelli di condizionatori; i più moderni sono dualsplit, cioè possono essere usati sia in estate, per refrigerarsi, sia in inverno, per riscaldarsi, perché muniti anche di una pompa di calore.
Ma, come tutti gli altri elettrodomestici, anche i condizionatori hanno un costo in termini di consumo elettrico. La spesa può variare a seconda di una serie di condizioni, come il modello, la classe energetica, il clima, la quantità di ore in cui viene usato.
Scopriamo, quindi, qual è l’incidenza dei condizionatori sulla bolletta elettrica e come fare per evitare di spendere troppo.
Di quante parti è composto un condizionatore e come funziona?
I modelli di condizionatori più all’avanguardia sono in grado sia di raffreddare gli ambienti in estate sia di riscaldarli in inverno.
Il funzionamento di tale elettrodomestico segue alcune leggi della termodinamica e sfrutta le proprietà di un gas refrigerante e di un particolare meccanismo elettronico.
A tal fine, il condizionatore è formato da un’unità esterna e una interna (che è quella che si trova sul muro della stanza).
In estate, il gas refrigerante attraversa un compressore esterno e cede calore. Passa, poi, tramite un capillare, si espande e si raffredda. Arriva raffreddato nell’unità interna, sottrae calore all’ambiente e ritorna nell’unità esterna per ricominciare l’operazione ciclicamente.
In inverno, la pompa di calore opera in maniera inversa, incrementando la velocità di rotazione del compressore, in modo tale da rilasciare aria calda.
Come si calcola il consumo elettrico?
Quanto pesa il consumo del condizionatore in bolletta? Il costo varia a seconda di diversi fattori.
Il primo è il modello che si possiede. Quelli più moderni hanno una classe energetica A+++ e, dunque, consumano di meno.
Un altro elemento che condiziona la spesa in bolletta è la tecnologia dei condizionatori. I modelli inverter, infatti, hanno un consumo minore perché si spengono e si riavviano ad intervalli; in questo modo si tiene sotto controllo la potenza, a seconda delle reali necessità.
I vecchi modelli on/off, invece, usano sempre la stessa potenza e, quindi, consumano di più.
Incide sul consumo anche il luogo in cui è installato il dispositivo e dove si trova la casa. Un edificio esposto al sole e con un isolamento minimo, ad esempio, impiegherà una potenza maggiore per raggiungere la temperatura voluta rispetto ad una casa che si trova all’ombra. In inverno, invece, il ragionamento è inverso.
Un’altra condizione che ha delle conseguenze economiche sull’uso dei condizionatori è il piano tariffario dell’energia elettrica. Non tutte le società, infatti, assicurano risparmi.
In genere, la potenza di un condizionatore oscilla da un minimo di 0,5 kWh a un massimo di 1,5 kWh. Per capire quanto questo consumo influisce sull’ammontare della bolletta, bisogna fare una media tra i due valori.
Supponiamo che il condizionatore ha un consumo di 1 kWh. Prendiamo, ora, come parametro il costo dell’energia elettrica che è variabile. In base alle stime, il prezzo è di circa 23,85 centesimi di euro per kilowattora.
Se si usa l’elettrodomestico per 4 ore al giorno, in un mese si consumeranno 120kWh. Di conseguenza, i condizionatori peseranno sulla bolletta per circa 28 euro al mese.
Le idee più utili per usare il condizionatore consapevolmente ed evitare brutte sorprese
Per non ricevere bollette eccessivamente costose, è utile seguire dei consigli molto semplici.
Il primo accorgimento è quello di diminuire il consumo e limitarsi a usare i condizionatori solo quando necessario, ad esempio nelle ore e nei giorni più caldi.
Serve, poi, avere un elettrodomestico di classe energetica A+++ e optare per una potenza proporzionata all’ambiente in cui è installato.
I dispositivi più grandi, inoltre, sono quelli con una potenza superiore ma anche con un consumo più elevato. Se la stanza è piccola, non sarà conveniente acquistare un condizionatore più potente.
È fondamentale anche scoprire tutte le funzioni dell’elettrodomestico. Per esempio, l’opzione “deumidificatore” è la migliore perché comporta un consumo inferiore rispetto alla modalità ordinaria.
Allo stesso modo, incide sulla bolletta elettrica la scelta della temperatura; è preferibile impostare un parametro né troppo alto né troppo basso.
È importante, infine, effettuare una manutenzione ordinaria dei filtri, per preservare al massimo l’efficienza dell’apparecchio negli anni.