Il codice della strada cambia e si spera possano presto cambiare anche le abitudini degli stessi automobilisti. Sarebbe il caso.
Gli eventi che negli ultimi giorni hanno segnato le cronache del nostro paese riguardano quasi tutti fatti accaduti in strada. La sicurezza resta un punto centrale dell’azione di questo Governo e di conseguenza si vuole fare in modo che tale elemento in qualche modo possa avvertirsi in modo più che mai chiaro. La novità degli ultimi giorni è rappresentata dalla rivoluzione al Codice della strada.
“Non sarà più possibile posizionare autovelox col limite che improvvisamente scende da 90 a 50 km/h per fare cassa”. Partiamo proprio da una dichiarazione del ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini in merito alle modifiche per quel che riguarda il codice della strada.
Il lavoro in questo senso dell’attuale Governo comprende per la verità una serie di specifiche tematiche, tutte chiaramente inerenti alla circolazione su strada. Inasprimento di multe e pene relative, modifiche a specifici regolamenti, e condizione base, come nel caso dell’autovelox del tutto cambiate.
Si dovrà in qualche modo al di la di tutto difendere l’automobilista. Il controllo elettronico, ci sarà ma non dovrà essere utilizzato dai comuni come modo per fare cassa, cosi come sentenziato dallo stesso leader della Lega. In questo caso gli automobilisti possono dirsi soddisfatti.
Nonostante tutto, però, al momento, la paura, per gli stessi automobilisti di ritrovarsi intercettati dal mai apprezzato sistema di sicurezza, è davvero tanta. Con l’arrivo del periodo estivo, si sa, sono molte le località che di colpo diventano il centro della vita.
Proprio certe località, infatti, con l’estate diventano delle vere e proprie trappole per automobilisti. Pensiamo a piccoli centri abitati, località balneari che per l’appunto d’estate si riempiono di migliaia e migliaia di vacanzieri provenienti da ogni parte d’Italia e non solo.
Autovelox, il vento sta cambiando: le città da evitare assolutamente
Quello che il ministro Salvini di fatto chiede, è una sorta di unanimità nella gestione di tali strumenti, che certo, contribuiscono a rendere sicure le strade, ma a volte risultano per la verità utilizzati anche per altri fini soprattutto dai singoli comuni. Bisogna insomma trovare un equilibrio.
Tra i casi emblematici troviamo quelli scaturiti dalle recenti indagini che hanno portato poi all’ufficializzazioni di specifici dati dalle singole istituzioni. Firenze, per esempio, è la città con il maggior numero di violazioni per limite di velocità superato nel nostro paese.
Parliamo complessivamente di oltre venti milioni di euro di introiti per il Comune in questione. La cosa, secondo molti appare sospetta, insomma. Milano, raccoglie invece ben tredici milioni di euro da questa specifica tipologia di infrazione. Genova circa undici.
Chiaramente in merito al dato specifico non possiamo parlare soltanto di grandi comuni. Quello che succede nelle grandi città succede allo stesso modo nelle piccole. La differenza è tutta nelle somme di denaro raccolte. Proprio per questo motivo, insomma, si dovrebbe trovare un equilibrio in merito ai criteri di applicazione e giudizio. Il nuovo Codice della strada dovrebbe essere capace di agire in questo senso. L’automobilista a questo punto non può fare altro che sperarlo.