Attenzione a WhatsApp Pink, un’app pericolosa già vista in passato ma che è tornata: cosa si rischia e a cosa stare attenti
Occorre stare attenti a WhatsApp Pink, già legata ad una prima intensa diffusione nel 2021: ora è tornata, ecco cosa sapere.
Le forze dell’ordine in India hanno lanciato un allarme a cui gli utenti di WhatsApp è bene prestino attenzione, circa WhatsApp Pink. Si tratta di un’applicazione fake che promette funzioni aggiuntive, ma che, invece, infetta i telefoni Android dove viene installata.
A spiegarlo è Il Giornale, e si legge che l’app in questione non è una novità. La prima campagna della relativa diffusione dell’app si ricorda nel 2021, e già a quel momento si era compreso che si trattasse di un progetto realizzato per la diffusione di virus nei dispositivi Android.
Oggi, si legge, vi è la conferma con la seconda ondata di link con invito all’utenza a fare il download dell’applicazione. Link inviati all’utenza indiana, ma che potrebbero arrivare anche in Italia.
Teoricamente, WhatsApp Pink sarebbe un’applicazione con funzioni aggiuntive. In realtà, non fa niente e, viene spiegato, a seguito dell’installazione scompare dal dispositivo, celando la propria icona.
Prima però si impossessa di contatti, SMS, galleria foto-video e file. Durante l’Installazione, infatti, l’app chiede di accedere alle funzioni dello smartphone.
Si tratta di un “infostealer“, ovvero sia un virus il cui compito è quello di sottrarre più info possibili dal dispositivo su cui si esegue, le quali saranno poi utilizzate, per esempio, per l’invio di messaggi ai contatti insieme ad un link per fare il download ed installarla su altri device.
WhatsApp Pink: come funziona e come difendersi
WhatsApp Pink si auto-diffonde con l’invio di messaggi e si appropria di tutte le info personali, ma al contempo ha anche un obiettivo economico per i creatori.
Fra i danni prodotti, anche quello di riempire il telefono di pubblicità invasiva non richiesta. E ciò per truffare, si legge da Il Giornale, i circuiti pubblicitari.
Maggior pericolo poi si lega all’accesso ad eventuali dati di carte di pagamento salvate sul dispositivo. In tal caso e senza un’autenticazione forte, si potrebbe subire anche il furto diretto di importi dal c/c online.
Attualmente WhatsApp Pink è in circolo sopratutto in India, si legge, tanto da portare le forze dell’ordine a lanciare un allarme ad hoc invitando a non installarla.
L’installazione principalmente avviene mediante link diretto, con invio attraverso SMS. Non v’è traccia dell’app sul Play Store di Google, dove è stata sin da subito bannata.
Fare il download ed installare un’applicazione a partire da un link è proprio ciò che non si dovrebbe mai fare per non rischiare di dar spazio a malware, come in questo ed altri casi.