Occhio agli arretrati dell’assegno unico universale per figli a carico. Ecco cosa succede a partire dal mese di luglio 2023.
Brutte notizie in arrivo per alcuni nuclei famigliari che a partire da luglio dovranno fare i conti con uno stop per quanto concerne l’assegno unico universale per figli a carico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Complice la crisi economica in atto, segnata da un preoccupante aumento dei prezzi, sono tanti purtroppo i nuclei famigliari che riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese. Proprio in tale ambito a ricoprire un ruolo importante sono le varie misure messe in campo dal governo. Tra queste, ad esempio, si annovera l’assegno unico universale per figli a carico.
Ebbene, proprio soffermandosi su questa misura si invita a prestare particolare attenzione agli arretrati. Questo in quanto a partire da luglio 2023 bisognerà fare i conti con uno stop che vedrà in molti perdere un bel po’ di soldini. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Assegno unico, occhio agli arretrati, cosa succede da luglio 2023: tutto quello che c’è da sapere
Come già detto a partire da luglio bisognerà fare i conti con uno stop che riguarderà l’assegno unico universale per figli a carico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Ebbene, come si legge dalla circolare Inps numero 132 del 15 dicembre 2022:
“A decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS continuerà a erogare d’ufficio la misura introdotta dal decreto legislativo n. 230/2021, senza la necessità di presentare una nuova domanda”.
I soggetti che hanno presentato apposita richiesta nel periodo poc’anzi citato, quindi, si vedono erogare l’assegno unico universale per figli a carico in automatico a partire dallo scorso 1° marzo 2023. Se la precedente istanza non è stata accolta oppure la richiesta non è mai stata avanzata prima, invece, i soggetti interessati devono effettuare apposita domanda all’Inps.
Proprio in merito a quest’ultima operazione è importante prestare attenzione al calendario. Questo perché chi ha presentato apposita richiesta entro lo scorso 30 giugno 2023 si vede riconoscere gli arretrati a partire dal mese di marzo dell’anno in corso. Coloro che presentano richiesta dopo il 1° luglio, invece, avranno diritto all’erogazione dell’assegno unico a partire dal mese successivo alla presentazione della richiesta stessa.
In quest’ultimo caso, però, non vengono riconosciuti gli arretrati. Proprio la perdita del diritto agli arretrati dell’assegno unico universale per figli a carico, quindi, si rivela essere una brutta batosta con cui dovranno fare i conti alcuni nuclei famigliari a partire dal settimo mese dell’anno in corso.