La situazione geopolitica attuale è piuttosto tesa. Scatta l’allarme Cina: c’è la possibilità che si stia preparando ad un conflitto mondiale.
In Cina, è andata in atto una nuova simulazione di una “guerra totale”. Queste simulazioni spaventano il mondo occidentale e l’opinione pubblica, che si sentono minacciate dalla possibilità che si arrivi ad uno scontro militare di portata mondiale.
A quanto pare la Cina si sta preparando al cosiddetto “Scenario Z“. Si tratta di la possibilità di entrare all’interno di un conflitto militare su scala internazionale, ovvero di una vera e propria terza guerra mondiale.
Per questo motivo, a Pechino, da giorni, sono in atto delle simulazioni di una possibile guerra totale. Lo scopo delle simulazioni è quello di testare le nuove armi missilistiche e siluriche.
Queste simulazioni vengono osservate con scetticismo dall’occidente e di certo non sono passate inosservate agli Stati Uniti.
Allarme Cina: ecco che cosa sta accadendo nella terra del Sol Levante
Con le simulazioni degli ultimi giorni, pare proprio che la Cina si stia preparando a prendere parte ad un conflitto armato globale, cioè alla terza guerra mondiale. Per questo motivo, l’esercito popolare di liberazione cinese ha condotto diverse simulazioni, che hanno destato preoccupazione in occidente soprattutto negli Stati Uniti.
Le simulazioni in questione riguardano un possibile attacco. Per rendere ancora più realistico l’attacco sono stati inseriti dei rumori di disturbo che impedivano le comunicazioni tra le navi e hanno ridotto la capacità di rilevamento dei radar al 60%.
Insomma, si tratta di una simulazione very strong, che ha ipotizzato quasi uno scenario catastrofico e che non lascia l’Occidente per nulla sereno.
Anche se la simulazione condotta dalla Cina non ha identificato un paese avversario è probabile che questa abbia ipotizzato uno scontro diretto con gli Stati Uniti. Non a caso tra gli asset in dotazione c’era anche l’Arleigh Burke, una tipologia di cacciatorpediniere che appartiene alla Marina statunitense.
La simulazione dello scontro potrebbe essere un tentativo di risposta alla possibile invasione di Taiwan, che da sempre è al centro degli interessi strategici comunitari ed economici sia della Cina che degli Stati Uniti. Dopotutto, l’isola si trova in una posizione estremamente interessante per esercitare il controllo sull’oceano Pacifico.
Come se non bastasse la Cina ha già dichiarato di voler annettere l’isola nel 2049. A tale proposito gli Stati Uniti hanno più volte sottolineato che, nel caso in cui si configurasse uno scenario di questo tipo, interverranno per difendere l’isola.
Gli esperti ipotizzano che l’attacco potrebbe avvenire tra il 2027 o, addirittura, nel 2024.