Menopausa, le donne rischiano di ammalarsi di Alzheimer del 74% in più se assumono questi farmaci

Per ammalarsi di Alzheimer si devono scatenare alcune condizioni cerebrali, che ancora gli scienziati non hanno compreso fino in fondo.

Cure per l’Alzheimer efficaci al momento non ce ne sono, o meglio non ne esistono di risolutive. Oggi si possono alleviare i sintomi e la scienza sta cercando di comprender di più i meccanismi di questa terribile malattia neurodegenerativa.

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In menopausa si rischia di ammalarsi di Alzheimer – InformazioneOggi.it

I sintomi sono spesso invisibili e possono insorgere anche decenni prima che si manifesti la forma grave. La diagnosi certa di Alzheimer, tra l’altro, può avvenire solamente esaminando campioni di cervello dei defunti.

Quando il soggetto è in vita, i medici effettuano dei test per capire se le problematiche neuronali non derivino da altre patologie.

Il decorso della malattia è infausto e di solito l’aspettativa di vita è di 8-10 anni al massimo. Mentre la Ricerca sta effettuando esperimenti per trovare farmaci più efficaci, va anche a esaminare il meccanismi che fanno innescare la malattia. In questo modo si possono ideare terapie preventive, o medicine più mirate.

Proprio studiando i fattori di rischio, alcuni scienziati hanno scoperto qualcosa che non ci porta, purtroppo, buone notizie.

Le donne in menopausa possono ammalarsi di Alzheimer maggiormente, se assumono una determinata terapia

Il morbo di Alzheimer è una patologia che sta colpendo sempre più persone. Solamente in Italia abbiamo qualcosa come 500 mila ammalati, e la maggior parte dei casi si innesca in persone di età superiore ai 60 anni.

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Con alcune terapie aumenta il rischio Alzheimer – InformazioneOggi

Un recente studio condotto dal Copenaghen University Hospital in Danimarca ha evidenziato come le donne in menopausa fossero più a rischio. In pratica la donna entra nella fase della fine della fertilità a circa 50 anni. A volte il percorso per arrivare alla menopausa conclamata è lungo e possono insorgere diversi disagi, come ad esempio le classiche “vampate”.

Per questo motivo e per lenire altri sintomi, spesso le donne assumono una terapia ormonale, consigliata dal medico, che va a regolare appunto la mancanza di alcuni ormoni rispetto all’età fertile.

Nello studio si sono esaminate 61 mila donne che avevano assunto – per periodi variabili – le terapie ormonali. Dopo molteplici tipologie di esami ed osservazioni, gli scienziati hanno scoperto che le donne che avevano seguito una terapia ormonale per più di 12 anni ha aumentato il rischio di sviluppare l’Alzheimer fino al 74% in più rispetto alle donne che non avevano assunto ormoni. I soggetti che hanno effettuato la terapia per un minor lasso di tempo, circa un anno o due, ha visto diminuire il rischio del 21%.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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