Il solito gioco delle parti, detto cosi, forse il tutto potrebbe apparire quasi meno grave. In realtà c’è qualcosa di molto reale nella cosa.
Si finge, ci si presenta come qualcuno che in realtà non si è, in un modo o nell’altro parliamo del concetto base di truffa. Che si tratti di raggiro online o di vita reale abbiamo sempre a che fare con una menzogna di fondo. Prendiamo per esempio la classica dinamica della finta comunicazione. Perché l’utente ci casca? Perché immagina di trovarsi di fronte l’azienda rinomata, il circuito in qualche modo legale. L’ennesima menzogna, insomma.
Soltanto pochi giorni fa la notizia della truffa alla nota attrice ed ex moglie di Gianni Morandi, Laura Efrikian aveva fatto molto discutere l’opinione pubblica. Il fatto che un volto noto sia stato colpito in quel preciso modo a volte è come se avesse un maggiore richiamo per i cittadini.
La truffa in questione è quella che purtroppo tutti conoscono più che mai bene. Una telefonata e la finta richiesta di soldi da parte di un nipote o di un parente stretto. La persona che parla è in un certo senso finta, la richiesta di soldi invece è più che mai vera.
Tale tipologia di raggiro nella maggior parte dei casi viene computo ai danni di anziani o comunque di persone che vivono in solitudine, in un modo o nell’altro molto più fragili e indifese. Le due vittime dell’ultimo fatto di cronaca pervenuto vivono a Roma, zona Parioli.
Il copione si è ripetuto alla perfezione. La coppia, di 82 e 86 anni, ha ricevuto la chiamata d un finto direttore di Poste Italiane, che in quel caso contattava i due per chiedere soldi da destinare al proprio nipote in grave difficoltà economiche. Evidentemente i due anziani hanno anche potuto ascoltare la finta voce del nipote nel corso della stessa chiamata.
Il presunto direttore Poste Italiane si è poi presentato a casa della coppia ed ha ricevuto gioielli, orologi ed altri oggetti per un valore complessivo di circa 1 milione di dollari. Successivamente le stesse vittime hanno denunciato il tutto alla Polizia, una volta compreso di essere stati pesantemente truffati.
Lo hanno rifatto: “Ciao nonna sono…..”: I consigli ai cittadini dei Carabinieri
Proprio di recente, l’Arma dei Carabinieri ha diffuso una serie di consigli attraverso i propri canali web per provare a proteggere in qualche modo i cittadini più anziani e non solo da questa specifica modalità di raggiro:
- Siate diffidenti: Mantenete sempre un atteggiamento di sana diffidenza nei confronti di sconosciuti che cercano di coinvolgervi in offerte o richieste insolite
- Non fornite informazioni personali: Non condividete mai informazioni personali, finanziarie o sensibili con estranei al telefono, via email o di persona, a meno che voi non abbiate la certezza della loro legittimità.
- Verificate l’identità degli interlocutori: Se ricevete una chiamata o una visita da qualcuno che si presenta come rappresentante di un’azienda o un ente, richiedete sempre una verifica dell’identità, come un distintivo o un numero di riferimento.
- Consultate persone fidate: Prima di prendere decisioni importanti, come sottoscrivere contratti o effettuare pagamenti significativi, consultate familiari, amici di fiducia o professionisti. Fatevi offrire un parere obiettivo.
- Segnalate le truffe: Se sospettate di essere vittime di una truffa o avete ricevuto una chiamata sospetta, rivolgetevi immediatamente alla stazione Carabinieri più vicina o al 112. Il tutto per evitare che altri possano essere ingannati.