Tonnellate di varietà a Pinna Gialla di tonno tossico sono state sequestrate dai Carabinieri NAS, dopo che è stata scoperta una terribile frode alimentare.
La frode è di ampie proporzioni e sono molte le realtà che hanno collaborato per ingannare i consumatori. Quel che è peggio è che moltissime persone sono rimaste intossicate.
Il Nucleo Anti Sofisticazione è giunto alla scoperta della frode dopo molti mesi di indagine, partita a causa di decine di persone che avevano avuto tossinfezioni alimentari.
Sappiamo che il tonno a Pinna Gialla è un dei più richiesti e dunque il suo prezzo è molto alto. Purtroppo oggigiorno è molto difficile riuscire a capire se ciò che abbiamo acquistato al supermercato sia sano e sicuro oppure no.
Innanzitutto anche leggendo bene le etichette è molto complicato comprendere l’origine delle materie prime o come e dove siano stati lavorati gli alimenti. In pratica, si va un po’ a fiducia. Si spera che le aziende attuino procedure legali e corrette. Purtroppo non sempre è così.
Tonno tossico, ecco cosa facevano i criminali ai lotti di pesce
Dai risultati delle indagini emergono dettagli inquietanti: le partite di tonno erano congelate, per poi essere scongelate e riempite di sostanze per farle sembrare più fresche e sicure.
Le sostanze aggiunte, tra le quali troviamo nitriti e nitrati, avevano il compito di ridare colore alle carni di tonno, ma si tratta di additivi proibiti dalla Legge, poiché appunto dannosi.
Decine di ignari consumatori in ogni parte d’Italia hanno mangiato il tonno e poi hanno subito vere e proprie intossicazioni.
I NAS, seguendo gli indizi, hanno scoperto i colpevoli di questa maxi frode alimentare: si tratta di un’impresa ittica di Bisceglie (in provincia di Barletta – Andria – Trani), che aveva stretto una collaborazione illegale con 2 laboratori privati (teoricamente legali) di Avellino. Nei laboratori, infatti, venivano eseguite le analisi per stabilire la sicurezza degli alimenti, ma dalle analisi non erano mai emerse irregolarità.
Adesso i responsabili sono ufficialmente indagati e accusati di vari reati, come associazione a delinquere, frode alimentare e falso e verranno giudicati.
Come possiamo tutelarci dalle frodi alimentari?
La risposta è purtroppo complicata, infatti i consumatori hanno poche armi per difendersi da frodi come quella scoperta di recente ma anche dalle irregolarità che avvengono in numerosi stabilimenti industriali.
Ciò che si può fare è di acquistare il cibo presso aziende di fiducia, magari il pescivendolo del quartiere. La grande distribuzione offre garanzia di sicurezza, poiché effettua regolarmente i controlli. Purtroppo non c’è altro da fare che mettersi nelle mani delle Forze dell’Ordine, che silenziosamente e dietro le quinte lavorano per la salvaguardia delle persone.