D’estate è molto più facile che avvenga una contaminazione batterica negli alimenti, soprattutto quando si mangia all’aperto. I consigli degli esperti.
Sappiamo che il caldo favorisce la proliferazione dei batteri, e che se non prestiamo attenzione possiamo andare incontro a intossicazioni e tossinfezioni. Occhio al barbecue, perché nasconde molte insidie.
Gli esperti hanno stilato una serie di consigli su come conservare, lavorare e cuocere la carne ma anche come trattare tutti i cibi che portiamo all’aperto. Perché spesso i rischi aumentano perché le persone non conoscono bene i comportamenti corretti.
La maggior parte delle contaminazioni, e le conseguenze sulla salute umana, avvengono infatti tra le mura domestiche. Se poi in estate facciamo più pranzi all’aperto, grigliate e barbecue è ancora più rischioso. Conoscere le norme igieniche basilari è l’unico modo per potersi godere una vacanza, una cena tra amici o una grigliata in tutta sicurezza.
La contaminazione batterica dei cibi è più frequente di quanto immagini, ecco i consigli degli esperti
Proteggere la propria salute e quella dei propri cari è molto facile: non servono operazioni complicate, basta adottare alcune regole base nella manipolazione del cibo, e degli utensili che si usano durante la preparazione dei pasti.
L’EFSA pubblica spesso mini guide per aiutare le persone a imparare quali sono i rischi di una mancata igiene e offre consigli pratici per ovviare al rischio intossicazioni alimentari.
Tutto comincia, ovviamente, da quando prepariamo… la borsa per il picnic. Anche se a casa abbiamo osservato le norme igieniche, dobbiamo continuare anche quando siamo all’aperto. Se non è possibile avere acqua corrente per lavarsi le mani – va fatto spesso mentre si cucina – dobbiamo procurarci delle salviette o delle bottiglie di acqua da dedicare alla pulizia.
I cibi da portare all’aperto devono sempre rimanere separati, soprattutto la carne cruda dagli altri alimenti; inoltre lo scongelamento non deve avvenire a temperatura ambiente, ma il giorno prima in frigorifero. Se è stata preparata una marinatura, questa non dovrà essere usata due volte.
Al momento della cottura sulla griglia dobbiamo ricordare che la corretta cottura è fondamentale per la salute. Basterà procurarsi un termometro da cucina, per verificare che all’interno della carne o pesce si raggiunga la temperatura giusta.
Per il pollo è di almeno 74 gradi, per la carne fresca di bovino, vitello, maiale e agnello sono necessari almeno 63 gradi; i piatti preparati a base di uova devono raggiungere una temperatura di almeno 71 gradi, mentre il pesce (non i molluschi) almeno 63 gradi.
Il cibo deve essere mantenuto caldo – usando la parte laterale della griglia – fino al momento di servirlo.
Adottando queste semplici accortezze si potrà godere di una grigliata in allegria e soprattutto in sicurezza.