Affitti fantasma, svelato il trucco che ha truffato tutti: parla una vittima

Una sorta di classico della truffa, stavolta portato avanti con una complessa rete di operazioni. Tutto quasi infallibile.

Pensiamo al concetto di truffa e a come certe operazioni possano realmente rovinare la vita delle persone. In molti casi, guardando per esempio a quello che accade sul web alcune situazioni possono essere considerate assolutamente inimmaginabili, nella realtà, purtroppo l’approccio è completamente diverso e in alcuni casi ci potrebbe essere il sospetto che qualcosa non quadra. Quello che è successo ad alcuni cittadini ha davvero dell’incredibile.

Truffa affitto
Parlano le vittime – InformazioneOggi

Per il cittadino italiano, purtroppo, niente, ma proprio niente può dirsi sicuro. La truffa circola ovunque, sul web, cosi come nella vita reale. Mentre la Polizia Postale fa il pieno di segnalazioni, giorno dopo giorno, in quello che potremmo definire “contesto fisico” le cose non sembrano certo andare meglio.

Di recente una fitta rete truffaldina è stata in qualche modo intercettata in quel di Milano. Il punto centrale dell’attività, per cosi dire, dei malintenzionati di turno era quello di incassare quote d’affitto, di fatto, fantasma. Un sistema più che mai collaudato assicurava una certa sicurezza ai malintenzionati.

Il gruppo in questione si rivolgeva a tossicodipendenti, senza nulla da perdere, per intenderci, per fare in modo che questi ultimi attivassero a loro nome carte prepagate in modo da far confluire proprio su quei conti i proventi delle attività criminali.

I truffatori veri, a quel punto avevano la sicurezza di restare impuniti. 100 euro, questa era la cifra offerta ai tossicodipendenti in questione per assumersi in qualche modo la responsabilità di attivare le carte in questione che servivano per far funzionare il piano truffaldino.

Tutto è venuto alla luce in seguito all’assoluzione alla fine di un processo tenutosi presso il Tribunale di Milano, nei confronti di una 36enne, da anni in cura al Serd, accusata di truffa. Tale procedimento nasce da una denuncia presentata nel 2018 scaturito dalla denuncia presentata nel 2018 alla Polizia postale da parte di una studentessa universitaria in cerca di casa a Milano e finita per essere pesantemente truffata.

Affitti fantasma, svelato il trucco che ha truffato tutti: le parole della giovane truffata

L’annuncio riportava che c’era una camera singola al prezzo di 525 euro – ha raccontato in aula la vittima – e ho subito chiamato. Ha risposto una certa signora Franca che, sostenendo di trovarsi fuori Milano e di aver ricevuto altre richieste”.

La ragazza a quel punto si convince e accetta di versare un anticipo di due mensilità per un totale di 1050 euro. Successivamente la stessa giovane si è presentata all’appuntamento prefissato per firmare il contratto di affitto. Lì, però non ha trovato nessuno ed ha scoperto inoltre che proprio a quel numero civico non c’erano abitazioni ma soltanto uffici.

“Ho avuto un attacco di panico – ha ripercorso in aula – ho iniziato a piangere”. Dall’altra parte la 36enne imputata e poi assolta nel procedimento ha cosi raccontato la sua esperienza che è iniziata con l’incontro di alcuni uomini dell’Europa dell’Est che e hanno offerto 100 euro: “Hanno detto che non avevano i documenti per aprire la Postepay e quindi hanno chiesto a me e anche ad altre persone – ha spiegato in aula –.In quel momento non ero lucida, mi interessava solo prendere quei 100 euro”.

Alla fine nei fatti è stato dimostrato che la donna fosse totalmente estranea ai fatti. L’unica vittima, rimasta tale resta la studentessa universitaria che ha visto andare in fumo quello che pensava potesse essere l’anticipo per il suo nuovo appartamento.

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