ISEE e DSU sono due acronimi spesso citati quando si richiedono bonus o agevolazioni. Spesso si fa confusione, ecco qual è la differenza.
All’inizio di ogni anno si sente parlare spesso del rinnovo dell’ISEE oppure della presentazione della DSU per ottenere bonus o agevolazioni.
Spesso i due termini vengono confusi ma la differenza invece è importante perché sono due documenti che servono ad aiutare le persone o le famiglie che vivono in condizioni di disagio economico.
Attestazione ISEE e DSU: ecco la differenza
Per capire le differenze tra i due acronimi è necessario partire dalle definizioni. ISEE significa Indicatore della situazione economica equivalente; in pratica serve determinare la situazione economica di tutti i componenti del nucleo familiare compresi redditi e patrimoni.
In pratica, misura il livello di ricchezza di una famiglia: più il valore è basso più ha necessità di un aiuto economico. Infatti, la legge riconosce in alcune condizioni bonus, agevolazioni o benefici economici ai nuclei familiari che non superano una determinata soglia ISEE.
Quest’anno sono numerosi i bonus riconosciuti alle famiglie con ISEE basso, per esempio se il valore è entro i:
- 10mila euro: bonus occhiali;
- 15mila euro: nuova carta acquisti di 382,50 euro;
- 15mila euro: bonus luce/gas oppure entro i 30mila euro per le famiglie numerose;
- 40mila euro: bonus casa giovani under 36;
- 50mila euro: bonus psicologo.
Per ottenere alcuni bonus i beneficiari dovranno presentare una richiesta; altri, invece, saranno erogati in automatico. L’attestazione ISEE può essere utilizzata non solo per bonus statali, regionali o comunali ma anche per determinare l’accesso ad alcune prestazioni assistenziali.
L’acronimo DSU, invece, significa Dichiarazione sostitutiva unica. In sintesi, è il documento che contiene tutte le informazioni relative al nucleo familiare che serviranno poi a calcolare l’ISEE. Quindi, contiene sia i dati anagrafici sia i dati relativi al reddito e al patrimonio e tutto ciò che serve per determinare il valore dell’ISEE.
Si ricorda che i dati della DSU devono riferirsi a due anni precedenti la sua presentazione ma il nucleo familiare deve essere quello attuale al momento della presentazione della domanda. Quindi, la DSU è il documento che deve essere compilato per prima e dal quale, poi, saranno ricavate le informazioni per l’ISEE: senza la DSU non esiste l’ISEE.
Scadenza dei documenti
Inoltre, entrambi i documenti scadono il 31 dicembre di ogni anno e devono essere rinnovati presentando la documentazione al CAF, al patronato o all’INPS. Quest’ultimo è l’ente che li gestisce e da qualche anno sul sito INPS il modello l’ISEE precompilato.
Capire bene la distinzione tra DSU e ISEE è importante perché per l’accesso ad alcuni bonus è necessario allegare ISEE. Nel caso, si presentasse la DSU si rischia di perdere non solo tempo ma anche l’agevolazione economica.