In caso di puntura di medusa è necessario adottare i comportamenti corretti e consigliati dagli esperti, per evitare complicazioni.
È tempo di vacanze al mare e di relax, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia perché i nostri mari pullulano di meduse.
Il loro numero è aumentato esponenzialmente e non c’è niente da fare se non attuare tutte le precauzioni del caso. In Italia esistono varie specie di meduse, fortunatamente non letali, ma questo non significa che non si possa andare incontro a gravi disagi.
Le tossine trasmesse dalle meduse, infatti, causano dolore, bruciore e altri effetti indesiderati e la gravità di questi deriva anche dalla sensibilità soggettiva. Alcune persone possono addirittura cadere in shock anafilattico o se predisposti per patologia avere arresti cardiaci a causa dell’intensità del dolore e dello spavento. Nel dubbio, quindi, meglio imparare a evitare queste creature marine e come comportarsi in caso si venga punti da una di esse.
Cosa succede con una puntura di medusa?
È molto difficile non accorgersi di essere stati punti da una medusa, anche se piuttosto che di puntura – non hanno pungiglioni – si deve parlare di effetto urticante, dato dai tentacoli che rilasciano tossine.
Se un tentacolo viene in contatto con la nostra pelle avvertiamo immediatamente un forte bruciore e dolore; la parte lesa diventa rossa, presenta ponfi e spesso vesciche o bolle; a seconda delle tossine che sono state emesse, il soggetto colpito può provare prurito ma anche formicolio, e al di là dell’effetto cutaneo anche un senso di nausea o svenimento.
A volte, nei soggetti ipersensibili, si possono innescare sintomi più gravi come difficoltà respiratoria, pallore, sudore freddo e confusione mentale. In questi casi bisogna andare immediatamente al pronto soccorso.
Cosa fare in caso di incontro ravvicinato con una medusa e soprattutto cosa non fare
Gli effetti delle tossine delle meduse si possono mitigare avendo cura di agire nel modo corretto, anche se ovviamente in caso di dubbio è sempre bene contattare il medico.
In linea generale, gli esperti consigliano di uscire immediatamente dall’acqua, senza farsi prendere dal panico, per poi:
- sciacquare abbondantemente con acqua di mare, per eliminare le tossine;
- se sono rimaste parti di medusa attaccate alla pelle vanno rimosse con delle pinzette;
- l’ideale sarebbe avere a portata di mano un gel al cloruro d’alluminio al 5%, perfetto per lenire il prurito/bruciore e soprattutto bloccare la diffusione delle tossine;
Cosa NON fare in caso di puntura:
- non assumere immediatamente cortisone o medicine antistaminici, poiché la loro azione sarebbe tardiva e comunque deve essere il medico a prescriverli;
- non grattare la parte lesa, e non strofinare con l’asciugamano, né tantomeno con la sabbia calda – come consigliavano “le nonne”;
- i rimedi come l’urina, il succo di limone o l’ammoniaca sono sconsigliati, perché inefficaci e anzi potenzialmente pericolosi perché attivano le tossine;
- infine, è meglio usare l’acqua salata per sciacquarsi perché l’acqua dolce potrebbe aumentare la sensazione di dolore.