Un farmaco che forse non tutti conoscono. Ciò che si sa, però, è che assumendo tale medicinale potrebbero dei seri problemi.
Farmaci, insomma, non noti a tutti, soprattutto ai più giovani. Eppure, nello specifico parliamo di medicinali assunti con regolarità nel corso di passati decenni. Addirittura parliamo di un farmaco assunto spesso dalle donne in gravidanza. Il tutto sarebbe dovuto servire per ridurre nausee ed altri fastidi legati alla condizione femminile nel corso dei nove mesi. La storia di questa specifica medicina arriva in effetti molto da lontano.
Nello specifico parliamo di particolari farmaci, l talidomide. Il contergan e il distaval. La storia di questi specifici farmaci ci porta oggi ad una realtà assolutamente drammatica. Quasi diecimila casi accertati di bambini nati con gravi problematiche agli arti.
Tutto ha inizio nel secolo scorso, per la precisione nel 1954. La casa farmaceutica Chemie Grünenthal, cosi come anticipato brevetta uno specifico farmaco per aiutare le donne in gravidanza con tutte le problematiche solitamente legate a quello specifico periodo.
Il principio attivo contenuto in quello specifico farmaco, infatti, si è poi scoperto poter avere effetti collaterali assolutamente gravi su feti ed embrioni. Di conseguenza lo stesso farmaco fu ritirato nel 1961. Oggi, migliaia di quei bambini, ormai adulti, vivono con seri problemi a braccia e gambe.
Queste persone, donne e uomini, oggi chiedono un indennizzo alla stessa Germania, attraverso l’Unione Europea. Una azione decisa insomma che chiede giustizia per migliaia di bambini nati con problematiche assolutamente gravi nel corso degli anni cinquanta e sessanta.
Due avvocati bolognesi, avranno il mandato di rappresentare ben 142 persone. I professionisti in questione sono Marco Calandrino e Alberto Marin. I due presenteranno al Parlamento europeo una specifica richiesta di risarcimento per cercare giustizia per i loro assistiti.
Talidomide, conoscete questo farmaco? La posizione dei legali in merito alla vicenda
“Non ci rivolgiamo all’Italia, perché lo Stato italiano la sua parte l’ha fatta prevedendo gli indennizzi – spiega Calandrino – ci rivolgiamo alla Germania perché tanto il governo tedesco quanto la ditta stessa che brevettò il talidomide non effettuarono controlli adeguati”.
“Negli Stati Uniti – continua – la dottoressa Frances Oldham Kesley impedì l’autorizzazione del talidomiche perché non era soddisfatta dei test sul principio attivo, e venne anche premiata dal presidente John Kennedy per aver impedito una grande tragedia”.
“Prima di rivolgerci all’Europa – spiegano in una intervista al quotidiano Repubblica – abbiamo fatto tentativi scrivendo direttamente alla Germania e alla Grünenthal. Alla richiesta di fare qualcosa di concreto per le vittime mi hanno risposto che le loro erano scuse morali e non giuridiche, chiarisce Calandrino. Pensiamo – continuano – a un congruo sostegno finanziario, così da risarcire quanto hanno ingiustamente subito sin dalla nascita e che serva a migliorare la loro qualità della vita“.
Si cerca giustizia insomma e c’è da scommetterci che si farà di tutto per arrivare a una soluzione positiva dell’intera operazione. Farmaci che hanno portato a problematiche gravissime, problematiche che hanno di certo condizionato la vita di migliaia di persone. Giustizia, questa è l’ambizione, oggi, di queste persone. I loro legali faranno di tutto per arrivare a questo obiettivo”.