Cosa spetta ad una persona che ama invalidità al 90%? Ecco la guida completa alla scoperta di tutele, di agevolazioni e prestazioni economiche.
Secondo quanto stabilito dalla disciplina italiana, le persone che hanno un determinato grado di invalidità ricevono una serie di tutele previste dalla legge. Si tratta di una definizione oggettiva nel rispetto di una tabella, con la quale è possibile stabilire la percentuale di invalidità.
Sono davvero tante le agevolazioni e le tutele previste in favore delle persone affette da disabilità. Lo scopo è quello di garantire loro una migliore integrazione sociale e lavorativa.
Dopotutto, si tratta di persone che, a causa della loro condizione di salute, temporanea o permanente, si trovano ad affrontare difficoltà maggiori.
Per la stessa ragione, alcuni di questi agevolazioni sono estese anche ai caregiver familiari, ovvero alle persone che si prendono cura della familiare disabile.
Scopriamo cosa spetta in caso di invalidità al 90%.
Invalidità al 90%: ecco cosa ti spetta
Affinché una persona possa essere considerata invalida dal 90% è necessario che ad accertare la condizione di invalidità sia una commissione medica dell’ASL territoriale. L’invalidità viene riconosciuta in seguito ad una visita medica, che determina il rilascio di un certificato in cui è indicata la percentuale di invalidità.
Tale percentuale è definita in maniera oggettiva, in base alle tabelle fornite dal Ministero.
Coloro che hanno un’invalidità riconosciuta dal 90% hanno la possibilità di accedere ad una prestazione economica, per la quale l’INPS riconosce il pagamento a partire da una percentuale del 75%.
Secondo quanto stabilito dalla disciplina italiana dal 75% al 99% si parla di invalidità parziale. Il soggetto a cui è riconosciuta una percentuale compresa in questa forchetta ha la possibilità di vedersi riconosciuto un Assegno ordinario di invalidità o la pensione di invalidità.
Non è possibile accedere alla pensione di inabilità, per la quale è necessario avere un’invalidità del 100%, né all’indennità di accompagnamento, che si ottiene solo se c’è una reale incapacità a deambulare o a compiere gli atti di vita quotidiana.
Per ottenere l’Assegno ordinario di invalidità occorre aver versato almeno cinque anni di contributi, di cui tre nell’ultimo quinquennio. L’importo è calcolato in base ai contributi versati dall’invalido.
L’Assegno ordinario di invalidità è riconosciuto per tre anni e deve essere rinnovato. Tuttavia, dopo il terzo rinnovo diventa definitivo.
Coloro che hanno un’invalidità del 90% possono accedere al beneficio pensionistico dei contributi figurativi. La maggiorazione è utile a raggiungere prima l’età di pensione, ma non incide sull’importo mensile.
Ai soggetti affetti da invalidità al 90% è riconosciuta anche l’Ape sociale, alla quale è possibile accedere con 30 anni di contributi.
Infine, con un’invalidità del 90% si può anche accedere ad una fornitura gratuita di protesi, presidi e ausili e all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.