Con l’arrivo dell’estate bisogna fare i conti anche con l’aumento dei prezzi del gelato. Ecco cosa sta succedendo.
L’inflazione continua a pesare sulle tasche degli italiani che con l’arrivo dell’estate 2023 si ritrovano a fare i conti con un vero e proprio salasso per via dell’aumento del costo dei gelati. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Siamo ormai giunti al settimo mese dell’anno, segnato come al solito dalle alte temperature tipiche della stagione e la voglia irrefrenabile di andare in vacanza. Tra gli immancabili di questo periodo non si può non annoverare il gelato. Simbolo indiscusso dell’estate, ma perfetto in qualsiasi momento dell’anno, sono in tanti a non poter fare a meno di deliziare il proprio palato con un bel gelato.
Tra i dessert più amati, sia dagli adulti che dai bambini, quest’anno il gelato porta con sé un’amara sorpresa. Questo perché, come la maggior parte dei prodotti in circolazione, anche il gelato ha registrato un aumento dei prezzi non indifferente. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Estate, il salasso è servito: aumenta anche il prezzo del gelato: i dati parlano chiaro
Vera e propria prelibatezza, tipica della stagione estiva, quest’anno il gelato avrà per molti un sapore amaro. Non ci riferiamo al gusto, bensì al costo che nel corso degli ultimi anni ha registrato un aumento non indifferente.
Come riportato da Il Giornale.it, ad esempio, nel 2001 il costo del Cornetto classic era pari a 0,90 centesimi. Ad oggi, invece, il costo è pari a circa 2,50 euro. In aumento anche il prezzo del Cremino, passato da 0,55 centesimi a 1,80 euro. Non passa inosservato, poi, l’aumento di prezzo del Magnum Classic passato da 1,20 euro a 2,70 euro.
Se tutto questo non bastasse, di recente molte persone si sono rese conto di un fenomeno che pesa sulle nostre tasche. Si tratta della cosiddetta Shrinkflation, o sgrammatura in italiano. Ovvero molte aziende riducono la quantità dei loro prodotti, mantenendo invariato il prezzo.
Proprio la shrinkflation ha colpito anche il settore dei gelati. Basti pensare al Magnum Classic che nel 2002 costava 1,20 euro e il peso era pari a 86 grammi. Nel 2023, invece, tale prodotto costa tre euro, ma il peso è pari a poco più di 70 grammi. Stesso discorso anche per i gelati Milka e Daim. A segnalarlo è il Centro Consumatori di Amburgo, in Germania, che ha evidenziato un aumento del costo pari a ben il 48%.