Una riflessione in merito allo specifico contesto che sembra più che mai portare vero una gestione quasi rivoluzionaria.
La rivoluzione in tema di cartelle esattoriali per intenderci. Tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Il Governo in merito a tale tema ha pronte una serie di riflessioni che in un modo o nell’altro sono stata anticipate da specifiche situazioni. Da un lato una parte dell’esecutivo chiede l’ennesimo condono, dall’altra parte si va verso un percorso che potrebbe portare alla cancellazione della stessa cartella come strumento esattoriale.
La situazione insomma sembra andare tutta verso una direzione ben precisa. Se da un lato, cosi come anticipato abbiamo il ministro Salvini pronto a reclamare un nuovo condono, dal nome molto più innocuo per certi versi, “pace fiscale”, dall’altra la maggioranza prende altre decisioni molto particolari.
La coalizione di centrodestra ha infatti approvato alla Camera una specifica delega fiscale che prevede la cancellazione dello strumento specifico della cartella esattoriale. Il tutto sarà sostituito da un prelievo diretto dal conto corrente del contribuente in questione.
Cartelle esattoriali via: la novità assoluta sarà il prelievo diretto
Il tutto insomma dovrebbe portare a qualcosa di praticamente mai successo prima d’ora nella storia del nostro paese. Un prelievo diretto per quel che riguarda specifici pagamenti pregressi direttamente dal conto corrente del contribuente in questione. Una situazione assolutamente nuova.
Stando poi a quanto contenuto nella delega fiscale, approvata alla Camera dalla maggioranza possiamo leggere, per esempio nella pagina 67, articolo 16 della delega fiscale approvata alla Camera, si legge:
“il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento per le entrate da affidare all’agente della riscossione, al fine di anticipare l’incasso, da parte di quest’ultimo, delle somme dovute dal debitore, riducendo i tempi per l’avvio delle azioni cautelari ed esecutive, anche attraverso la semplificazione del procedimento di cui all’articolo 29, comma 1, lettera h), del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122″
“la razionalizzazione e l’automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari, anche mediante l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ai sensi dell’articolo 75-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602″.
Una strada insomma assolutamente rivoluzionaria, niente di prevedibile. Certo, il condono era di certo nelle logiche di questo esecutivo, questo è stato chiaro sin dai primi mesi. Il discorso legato invece al prelievo in qualche modo forzato dal conto corrente del cittadino è di certo molto diverso.
Qualcosa che di certo porterà a non poche polemiche. L’esecutivo insomma prova a imprimere il suo marchio su quelle che possono essere considerate politiche di natura fiscale. Qualcosa che è gusto considerare nel modo più opportuno, soprattutto di questi tempi.
A questo punto bisogna aspettare i passi e le decisioni finali del Governo. I cittadini nel frattempo restano in attesa, sperando che l’esecutivo possa trovare per loro la soluzione di certo più conveniente possibile. Niente di prevedibile insomma ma in ogni caso la possibilità di approfittare di una buona politica in questo senso e in ogni caso immaginare di poter risparmiare qualcosa. Quello che tutti vorrebbero, tutto sommato.