Per ridurre i rischi di Diabete possiamo fare molte cose, ma secondo numerosi studi una di queste è guardare l’orologio.
Ultimamente si sta parlando molto del digiuno intermittente come dieta che può apportare molti benefici. In questo regime alimentare è molto importante guardare al tempo. E sembra che anche per prevenire le malattie dovremmo applicare dei principi simili.
Ovviamente non è tutto così semplicistico perché come sappiamo il Diabete può insorgere per vari motivi. Ma molte delle cause scatenanti potrebbero essere evitate, come ad esempio il fumo, la sedentarietà e l’adozione di un regime alimentare poco salutare.
Un team di ricercatori si è però soffermato su un ulteriore aspetto, che come già detto si applica già ad altri comparti: la crono-nutrizione, ovvero l’associazione tra dieta, ritmi sonno-veglia e salute.
I risultati dello studio ci suggeriscono che l’argomento è davvero ampio e che oggi abbiamo tutte le conoscenze che ci servono per migliorare in modo completo il nostro benessere. Nonché al contempo ridurre drasticamente l’insorgenza delle malattie che al momento sono tra le più comuni.
Se vuoi ridurre i rischi di diabete metti la sveglia per fare colazione: c’è un orario ben preciso da rispettare
A condurre una singolare ricerca, un team di ricercatori dell’IS Global di Barcellona; gli studiosi hanno trovato la relazione tra orario della colazione e stato di salute.
Gli esperti hanno assoldato più di 100 mila persone, che sono state chiamate a compilare dei questionari. Le domande erano inerenti alla loro alimentazione e idratazione durante l’arco delle 24 ore. Dunque sono stati analizzati gli orari dei pasti principali, e l’enorme mole di dati è stata raccolta per ben 7 anni.
Trascorso questo tempo, è emerso che circa 900 persone avevano contratto il Diabete di tipo 2, quello in cui non serve l’insulina come terapia. Analizzando le statistiche, il team ha compreso che il rischio aumentava in quelle persone che abitualmente facevano colazione dopo le 9 di mattina.
Ciò conferma il fatto già noto che saltare la colazione non è utile al controllo degli zuccheri e anzi ne facilita il disequilibrio.
Sempre dallo studio effettuato sui 100 mila soggetti, è emerso anche che alcune abitudini possono diminuire anche fino al 59% il rischio diabete. Ad esempio, fare pasti frequenti ma non abbondanti, riservare alla colazione un orario preferibilmente anteriore alle 7 e non cenare dopo le 21. Inoltre che un digiuno prolungato funziona solamente se si fa colazione alle 8 e si mangia presto per cena.
Potremo quindi prendere spunto e cambiare piccole abitudini quotidiane, e chissà che non serva davvero a scongiurare qualche brutta malattia.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)