Pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità, grossi cambiamenti da luglio grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Scopriamo quali sono le novità in tema pensioni legate al PNRR e alla Riforma fiscale che introdurrà modifiche importanti.
La Riforma Fiscale promessa da Giorgia Meloni toccherà le pensioni. Tra gli interventi la revisione delle aliquote IRPEF di tassazione sui redditi, la detassazione della tredicesima di fine anno e aumenti degli importi dei trattamenti. Il fine è sostenere economicamente la popolazione in questo periodo difficile per tante famiglie gravate dall’aumento dell’inflazione e da tutte le ripercussioni della guerra in Ucraina (e delle speculazioni).
Grazie al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, poi, cambieranno le pensioni di vecchiaia, invalidità e reversibilità. Sono previste risorse per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con finanziamenti provenienti proprio dal PNRR per automatizzare gli iter e migliorare il funzionamento dei sistemi tecnologici. L’intento è di modernizzare la burocrazia, semplificarla e velocizzarla.
I cambiamenti delle pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità grazie al PNRR
Una prima evoluzione è la sperimentazione relativa alla possibilità di inviare domanda online precompilata per accedere alla pensione di vecchiaia. Una nuova procedura che punta a velocizzare la gestione delle domande di pensione di chi ha intenzione di lasciare il lavoro a 67 anni di età con venti anni di contributi.
Al momento si è ancora nella prima fase della sperimentazione aperta ai cittadini di 66 anni e nove mesi di età in procinto del pensionamento rispettando il requisito contributivo. Chi rientra tra i candidati riceverà una lettera cartacea e una notifica sull’app IO nonché nell’area personale del portale MyINPS con le indicazione sui passaggi da compiere.
Sul documento anche un QR Code che permette l’accesso immediato alla domanda precompilata dall’INPS e all’estratto conto contributivo indispensabile per calcolare la pensione finale.
Per ora la sperimentazione è aperta solamente alla pensione di vecchiaia e non a quella anticipata ordinaria (42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e dieci mesi per le donne), a Quota 103, Opzione Donna oppure all’APE Sociale. L’idea è di estendere la digitalizzazione alla pensione di reversibilità nella fase successiva.
Novità del PNRR riguardano, poi, la pensione di invalidità. L’intento è garantire l’autonomia delle persone con disabilità e a tal fine sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro che verranno erogati alle Regioni. Tra gli interventi da mettere in atto per migliorare le condizioni sociali ed economiche dei soggetti con disabilità il miglioramento delle infrastrutture per usufruire di specifici servizi e opportunità. il potenziamento a livello scolastico e nell’assistenza sanitaria nonché aumenti degli importi delle pensioni di invalidità. Le misure diventeranno ufficiali con il DDl Anziani approvato dal Governo.