La legge di Bilancio 2023 prevede la rinegoziazione del mutuo. Scopriamo che cosa è e come risparmiare sulla rata.
A causa dei continui aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE), attualmente i mutui a tasso variabile sono i più cari. Per questo motivo la legge di Bilancio 2023 ha disposto la possibilità di rinegoziare il mutuo passando da un tasso variabile a uno fisso.
Tra l’altro, questa possibilità secondo alcune indiscrezioni sarà inserita anche nella legge di Bilancio 2024. La decisione è stata presa dalle banche italiane su invito dell’Associazione nazione ABI. Insomma, in questo momento per gli italiani che hanno sottoscritto un mutuo, la rinegoziazione è la mossa più logica che possono fare per risparmiare sulla rata mensile.
Rinegoziazione mutuo: che cosa è e come si ottiene
Il mutuo è un impegno economico di lunga durata che molte famiglie devono affrontare dopo l’acquisto di una casa. Le condizioni del mercato, però, rischiano di cambiare velocemente così come le condizioni economiche del titolare del mutuo. Per risparmiare sulla rata del mutuo ci sono due opzioni: la surroga e la rinegoziazione.
In molti pensano che surroga e rinegoziazione sono la stessa cosa ma in realtà si tratta di due operazioni diverse. Con la prima si sposta il mutuo (ovvero, il debito) in un’altra banca presso la quale abbiamo ottenuto nuove vantaggiose condizioni. Per questo la surroga è detta anche “portabilità del mutuo”.
Invece, la rinegoziazione del mutuo avviene nella stessa banca e si ottiene se le condizioni sono veramente più vantaggiose. Spesso, riguarda un cambio di rata (da variabile a fissa) oppure di durata. Comunque sia, entrambe le operazioni sono gratuite per il titolare del mutuo perché le spese sono a carico della banca.
Però, la banca non è obbligata ad accettare la domanda di rinegoziazione. In questo caso, il richiedente può rivolgersi a un altro istituito di credito per valutare le altre opzione, tra cui la surroga del mutuo.
Solo in un caso la banca deve accettare la rinegoziazione del mutuo ai sensi della legge di Bilancio 2023: ovvero, quando la richiesta riguarda il cambio del tasso di mutuo da variabile a fisso. Ci sono tuttavia delle regole da rispettare. Infatti, il mutuo deve essere inferiore a 200mila euro; l’ISEE del richiedente non deve superare i 35mila euro annui; nessun ritardo nei precedenti pagamenti.
Comunque sia, non sempre rinegoziare il mutuo conviene. Infatti, potrebbe comportare un aumento dell’importo totale e, quindi, della durata delle rate, nel caso in cui il mutuo sia stato pagato per una buona parte oppure sottoscritto diversi anni prima.
Come richiedere una nuova tassa del mutuo
È possibile richiedere la rinegoziazione del mutuo in qualsiasi momento nell’arco della durata del contratto, purché si rispettino i termini previsti dalla banca. La procedura è semplice: bisogna inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla propria banca indicando tutte le modifiche che si vorrebbero fare. Se la banca accetta la richiesta, le parti discuteranno i nuovi termini.