Gli antinfiammatori sono farmaci sempre più usati per curare diversi disturbi, talvolta anche se non prescritti dal medico curante.
I più comuni farmaci anti-infiammatori, come quelli non steroidei (FANS) o i corticosteroidi, sono oggetto di alcuni studi riguardo agli effetti collaterali infiammatori che possono provocare.
Come tutti i medicinali, gli antinfiammatori sono davvero utili ed efficaci, e generalmente sono ben tollerati. Addirittura si è scoperto che possono contrastare fortemente la forma grave di Covid, se presi ai primi sintomi della malattia. Ma ciò no significa che non vi siano rischi nell’assumerli, soprattutto se di frequente. A farne le spese potrebbe essere la salute del nostro intestino.
Non a caso ultimamente la Scienza sta seguendo altri approcci per la cura delle malattie, molto più personalizzati. In pratica, anche se un prodotto di per sé è efficace non è detto che abbia la stessa azioni benefica su tutti. Inoltre è uso comune assumere terapie anche senza consultare il medico, cosa questa che aumenta i rischi di effetti indesiderati.
Perché gli antinfiammatori fanno male all’intestino?
Anche se utili a contrastare problemi di salute di lieve entità, non dovremmo abusare di un antinfiammatorio. E a dire il vero nemmeno di qualsiasi farmaco, anche se acquistabile senza ricetta.
Oggi, soffermandoci sugli effetti dannosi degli antinfiammatori puntiamo l’attenzione sui danni potenziali all’intestino. I farmaci di questo tipo, infatti, possono arrecare danni alla barriera naturale intestinale, rendendo l’organo più vulnerabile.
Una maggiore permeabilità significa che le sostanze nocive riescono ad attaccare meglio l’organismo, causando infiammazioni. Dunque un circolo vizioso per cui assumere troppi antinfiammatori porta a infiammazioni che poi devono essere curati con altri medicinali. Anche senza essere medici, comprendiamo bene che questo processo non può che essere dannoso.
Come proteggere l’apparato intestinale in caso di assunzione di farmaci antinfiammatori?
Se proprio non possiamo esimerci dall’effettuare una terapia antinfiammatoria, dobbiamo cautelarci per evitare danni.
Naturalmente, è il medico che deve consigliare il percorso adatto; il fai da te non è praticamente mai indicato. Infatti uno specialista potrà prescrivere dei gastroprotettori e il paziente mitigherà gli effetti negativi del farmaco.
Inoltre durante la terapia antinfiammatoria si può aiutare l’organismo adottando un’alimentazione sana e ricca di fibre e aggiungere anche i probiotici, così che il microbiota intestinale sarà più protetto dai potenziali danni.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)