In ottica fotovoltaico, ecco la tecnologia sviluppata da EnFoil riguardo i pannelli solari flessibili: come funziona e dettagli da sapere
Interessante in chiave fotovoltaico la tecnologia sviluppata da EnfFoil in merito alla produzione di pannelli solari flessibili.
È uno spin-off belga, EnFoil, che nasce dalla collaborazione tra Hasselt University e imec, ad aver sviluppato una tecnologia che desta interesse, per quel che concerne la produzione di pannelli solari flessibili.
EnFoil infatti ha lo scopo di rivoluzionare il settore e l’industria del fotovoltaico, permettendo di produrre su ampia scelta figli fotovoltaici su misura. Ovverosia, fogli che si possano adattare a varie forme e dimensioni.
Tale aspetto consentirebbe una più semplice integrazione in diversi contesti. Si tratta di un rilevante step compiuto in avanti, per il CEO di EnFoil, Dominique Coster.
Sono le celle CIGS ad essere usate dai pannelli fotovoltaici flessibili. Si tratta di un materiale semi-conduttore che è composto di rame, indio, gallio e selenio. È un materiale che si contraddistingue per un’alta capacità di assorbimento della luce de sole.
Le celle in questione si legando ad una efficienza, circa la conversione, pari al diciassette per cento, mentre la potenza di picco è di centocinquanta W al m².
Fotovoltaico, occhio alla tecnologia per la produzione dei pannelli solari flessibili: i vantaggi e le potenziali applicazioni
I fogli fotovoltaici in questione si presentano come leggeri e sottolineo, dal peso inferiore di 2 kg/m², si possono arrotolare e personalizzare per una integrazione in un’ampia gamma di applicazioni, e inoltre resistono agli urti.
Un aspetto distintivo riguarda quindi tanto la leggerezza quanto il fatto che sono molto flessibili, visto lo spessore si soltanto due millimetri, ed un raggio di curvatura quantomeno di dieci centimetri.
Già sono cominciate le trattative tra EnFoil e talune aziende industriali a proposito dell’introduzione dei pannelli fotovoltaici flessibili sul mercato.
Come detto, varie le possibili applicazioni utili. Ad esempio, l’integrazione degli stessi sulle coperture delle piscine, si legge su Informazione Ambiente, ma anche sopra i tetti delle abitazioni.
L’azienda inoltre, si legge ancora, vuol puntare sulla logistica, andando a proporre l’integrazione dei materiali su superfici anteriori e laterali dei camion, in modo tale da alimentare sensori e sistemi di tracciabilità.
I vantaggi riguarderebbero il risparmio dell’energia della batteria e anche di poterla ricaricare laddove vi sia tanta luce.
Una bella novità dunque quella in questione, rappresentata dai pannelli solari flessibili, che ben promette nel contesto del fotovoltaico e dell’impiego dell’energia del sole.
Cambiando tema ma restando sul fotovoltaico, desta attenzione l’idea dell’azienda italiana COESA per dare una seconda vita ai pannelli usati.
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