Le malattie trasmesse dalle zanzare possono essere molto pericolose: fondamentale è riconoscerne i sintomi.
Negli ultimi anni, tra cambiamenti climatici e adattamento di alcune specie di zanzare ai nostri climi, è aumentato il rischio di essere infettati. Le malattie che possiamo prendere da questi insetti sono 3, considerate potenzialmente pericolose: parliamo di Zika, dengue e chikungunya.
I nomi di queste malattie ci portano lontano, e in effetti inizialmente erano più frequenti nei Paesi con climi tropicali. Oggi, come detto, le zanzare che le veicolano si sono moltiplicate anche alle nostre latitudini.
Non dobbiamo allarmarci, anche perché gli organi deputati al controllo delle malattie infettive monitorano da tempo l’evolversi della situazione. Ma se impariamo a conoscere meglio queste malattie possiamo anche prevenirle.
Quali sono i sintomi di Zika, dengue e chikungunya
Sono diverse le specie di zanzare che possono trasmetterci le malattie un tempo molto più rare. In particolare la Aedes o zanzara tigre può infettarci con esse.
Tutte le malattie come la Zika, dengue e chikungunya non sono generalmente letali, ma possono innescare complicazioni. Inoltre possono diventare un problema per la salute pubblica, ecco perché l’OMS insieme agli altri Enti competenti attuano politiche di informazione e prevenzione, in modo da contenere i disagi più grandi.
Il virus Zika, una delle tre malattie che si stanno espandendo, dà sintomi simil influenzali. Possono comparire nei soggetti infetti febbre, dolori articolari e anche eruzioni cutanee. Per i soggetti sani non sussistono pericoli particolari, ma se una donna incinta contrae la malattia si possono avere ripercussioni sul feto, che potrebbe sviluppare microcefalia o altri disturbi neurologici.
Anche la Dengue può essere trasmessa dalle zanzare Aedes, e inizialmente si possono manifestare sintomi simili a quelli di una comune influenza. Parliamo della comparsa veloce di febbre alta, di dolori generalizzati in tutto il corpo e mal di testa. In alcuni casi, però, la malattia sfocia nella forma grave, che innesca febbri emorragiche.