Cosa succede se due familiari hanno i requisiti per usufruire dell’Assegno di cura? Si possono cumulare le prestazioni?
L’Assegno di cura è una prestazione economica riconosciuta per consentire la permanenza a domicilio dei soggetti non autosufficienti, affetti da disabilità grave e gravissima e che hanno bisogno di assistenza continua.
In pratica, l’Assegno evita che i disabili vengano ricoverati presso una struttura sanitaria e favorisce la loro permanenza nel contesto affettivo, sociale e relazionale.
Analizziamo la normativa e scopriamo a chi è rivolta la prestazione, a quanto ammonta e cosa fare per ottenerla.
Assegno di cura: chi ne ha diritto?
L’Assegno di cura spetta ai disabili gravi e gravissimi. Sono considerati disabili gravissimi coloro che percepiscono l’indennità di accompagnamento oppure coloro che sono non autosufficienti perché si trovano in una di tali condizioni:
- coma, stato vegetativo oppure stato di minima coscienza;
- dipendenza da ventilazione meccanica assistita continuativa;
- grave o gravissimo stato di demenza;
- lesioni spinali fra CO/C5, di qualsiasi natura;
- gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare;
- deprivazione sensoriale complessa;
- gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico;
- diagnosi di ritardo mentale grave o profondo;
- condizione di dipendenza vitale con necessità di assistenza continuativa, sette giorni su sette.
Quali sono i vantaggi della prestazione e a quanto ammonta?
Gli scopi dell’Assegno di cura sono i seguenti:
- consentire la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti;
- garantire un sussidio economico alle famiglie che curano e assistono i disabili gravi;
- agevolare il rientro a domicilio dei soggetti disabili ricoverati presso strutture sociosanitarie.
L’ammontare dell’Assegno è suddiviso in due quote mensili di:
- 1.200 euro, per coloro che sono affetti da disabilità gravissima;
- 600 euro, per tutti i soggetti con disabilità grave.
In pratica, la cifra spettante varia in base alla gravità della disabilità e va da un minimo giornaliero di 15,43 euro o di 10,33 euro, per i disabili gravi, ad un massimo di 23 euro o di 45 euro, per i disabili gravissimi.
L’Assegno di cura ha una validità semestrale ma, in alcuni casi, anche annuale.
È, inoltre, rinnovabile ma bisognerà sottoporsi ad una nuova visita medica.
Domanda per l’Assegno di cura: tutti gli adempimenti
La domanda per l’Assegno di cura può essere inviata dal disabile oppure da un suo familiare, presso i Servizi Sociali dell’Ambito Territoriale.
A tal fine, bisogna compilare il Modello scaricabile online dal sito del Comune di residenza. La misura non viene pagata dall’INPS ma dai Comuni e dalle Regioni.
Spetterà, poi, all’assistente sociale dell’ambito territoriale verificare le informazioni contenute nell’istanza e accertare se sussistono tutti i requisiti per ottenere la prestazione. Ai fini della decisione, dovrà considerare anche il contesto familiare, abitativo ed economico dell’interessato, eventualmente tramite visita domiciliare.
Se, dunque, l’assistente sociale riscontra una situazione di disagio sociale, predisporrà misure di carattere sociale, ad esempio l’assistenza domiciliare.
L’Assegno di cura spetta contemporaneamente a due soggetti nell’ambito dello stesso nucleo familiare? La risposta è affermativa. Possono esserci, quindi, due Assegni di cura, ovviamente non rilasciati a favore dello stesso soggetto, ma a favore di familiari.
Il sussidio, inoltre, può essere chiesto anche per una seconda volta, dopo averne già beneficiato. Per esempio, spetta ad anziani conviventi (ad entrambi i genitori) per diverse volte.