Per non perdere il denaro sul conto corrente conviene investire in un Buono postale Risparmio semplice oppure in BTP Valore?
Il 27 luglio 2023 la Banca centrale europea (BCE) ha deciso di alzare i tassi di interesse per la nona volta che dal 4% sono passati al 4,25%. La decisione è stata presa per la volontà di ridurre l’inflazione salita al 7%. In questo modo, il costo del denaro riduce il fenomeno che porta all’aumento dei prezzi.
Tra l’altro, a causa della crisi economica molte famiglie sono consapevoli che non conviene conservare i risparmi sul conto corrente per evitare che il valore nominale del denaro si “consumi”. Per questo, molti preferiscono sottoscrivere buoni fruttiferi postali oppure BTP. Tra questi, due sembrano convenienti; scopriamo quali.
Buono postale Risparmio Semplice o BTP Valore: quale conviene?
In questo periodo molti italiani preferiscono investire i propri risparmi nel Buono postale Risparmio Semplice oppure nel nuovo BTP Valore. Per esempio, molti investitori ricercano investimenti senza rischi (o con basso rischio) ma soprattutto rendimenti alla scadenza sicuri.
Strumenti di risparmio e investimento che offrono tutto questo sono proprio i buoni fruttiferi postali. Emessi da Cassa depositi e prestiti (CDP), società gestita dallo Stato, sono però distribuiti da Poste Italiane.
Nello specifico, il Buono postale Risparmio Semplice è particolare perché per essere sottoscritto bisogna attivare il Piano di risparmio semplice con almeno 24 sottoscrizioni. In questo modo, il tasso di rendimento annuo lordo a scadenza, che nel piano standard è dell’1,50%, può salire al 2,50%. La durata è di 4 anni e per sapere quanto si guadagna investendo 10mila euro possiamo utilizzare il simulatore presente sul sito di poste.it.
Infatti, inserendo l’importo (10mila euro) e scegliendo la durata (Breve-Medio termine) cliccando su “simula” ecco il risultato ottenuto: 10.908,36 euro. Insomma, il guadagno sarebbe di 908,36 euro al netto delle imposte che ricordiamo sono del 12,50%.
L’opzione a questo Buono postale è il BTP Valore. Si tratta di un Buono del tesoro poliennale emesso dal 5 al 9 giugno e destinato ai piccoli risparmiatori, i cosiddetti investitori retail. Ha una durata di 4 anni e garantisce tassi annuali del 3,25% per i primi 2 anni e del 4% per i successivi due. La cedola stacca ogni sei mesi.
Il rischio di perdita del capitale con questo titolo è molto basso ed è anche per questo è stato accolto in modo molto positivo. Riguardo al rendimento vediamo quanto si guadagna: investendo 10mila euro (con un tasso del 3,1%) il rimborso è di 1.270 euro al netto delle imposte; anche queste del 12,50%.
Come visto si tratta di due soluzioni di breve durata, entrambi durano 4 anni, con caratteristiche diverse. Decidere quale tra i due è il più conveniente risulta difficile perché dipende molto da cosa si cerca.