Sappiamo che la Vitamina D è importantissima a tutte le età, ma adesso uno studio ne elenca ulteriori benefici.
Nella medicina emerge sempre di più l’importanza della prevenzione al fine di contrastare le malattie (anche mortali) più comuni.
Recentemente è stato scoperto come questa vitamina del sole, come viene altresì chiamata, non solo fa bene alla salute ma può persino proteggere da eventi gravi. Potrebbe sembrare paradossale che l’integrazione di una vitamina possa scongiurare la morte. Eppure forse non tutti sanno che molte persone soffrono proprio di carenza da vitamina D.
Non a caso gli esperti, e anche i nutrizionisti, consigliano di non far mancare nella dieta preziosi elementi come le vitamine. Per dare all’organismo tutto ciò che serve in molti casi basterebbe abbracciare la dieta mediterranea. O comunque mangiare sempre tanta frutta e verdura. Eppure un’abitudine così scontata in realtà non viene applicata.
Cosa succede al corpo se non assumo abbastanza vitamina D?
La vitamina del sole è chiamata così perché l’organismo la sintetizza anche grazie all’esposizione ai raggi del sole. In questo modo, e con l’alimentazione, dovremmo avere tutta la vitamina D che serve.
In realtà, e spesso inconsapevolmente, molti soggetti ne sono carenti. Se il nostro corpo non ha abbastanza vitamina D, possiamo incorrere in diversi disagi: in gioventù, in un non corretto sviluppo osseo, mentre in età avanzata a dolori muscolo-scheletrici, e non solo.
Se manca la vitamina D il nostro sistema immunitario si indebolisce e siamo più soggetti a infiammazioni. Che come sappiamo possono innescare tante malattie. Inoltre la carenza da vitamina D è stata associata anche a problemi di salute mentale, come la depressione.
Oggi uno studio ci rivela che questa preziosa sostanza può addirittura salvarci dall’infarto. Ecco come si è svolto lo studio e quali sono i risultati.
Con la vitamina del sole c’è minor possibilità di infarti e ictus dopo i 60 anni, lo studio
Alcuni ricercatori australiani si sono chiesti se la carenza da vitamina D potesse causare particolari problemi di salute, soprattutto negli over 60.
I risultati dell’esperimento, durato dal 2014 al 2020 e che ha coinvolto più di 20 mila soggetti, sono stati poi pubblicati da The BMJ. I volontari erano tutti di età compresa tra i 60 e gli 84 anni.
Ad alcuni soggetti sono state somministrate dosi di vitamina D, mentre ad altri dei placebo, sotto forma di compresse da prendere una volta al mese.
Dopo 5 anni sono emersi i risultati, e sono davvero degni di nota; il team di esperti ha infatti controllato i dati relativi a ricoveri e/o decessi dei volontari. Sono stati controllati in particolar modo gli eventi gravi ai danni dell’apparato cardiocircolatorio, dunque infarti e ictus.
Ebbene, sembra che i soggetti che hanno assunto la vitamina D siano stati più protetti dall’infarto (solo il 6% ha avuto eventi gravi, contro il 6,6% tra coloro che avevano assunto il placebo). Inoltre l’incidenza di infarto si è rivelata inferiore del 19% nei soggetti che avevano assunto la vitamina, ma non sono state rilevate differenze sostanziali per quanto riguarda l’insorgenza di ictus.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)