Non comprate l’anguria già tagliata in quanto il rischio è di incorrere in conseguenze indesiderate. Ecco quali.
Tra i frutti più amati si invita a prestare attenzione ogniqualvolta si decide di acquistare l’anguria. In particolare il consiglio è di non comprarla già a fette in quanto si rischia di incorrere in pesanti conseguenze.
L’estate è la stagione delle giornate calde, in cui tutti, o quasi, desiderano andare al mare e trascorrere delle giornate di relax. Ad allietare il tutto ci pensano il sole, la sabbia, ma non solo. Tra i vari alleati di questa stagione si annoverano la verdura e la frutta.
Proprio volgendo un occhio di riguardo a quest’ultima si invita a stare attenti ogniqualvolta si decide di acquistare l’anguria. In particolare il consiglio è di non acquistarla già a fette in quanto si rischia di incorrere in pesanti conseguenze. Ecco quali.
Anguria, non compratela già tagliata: conseguenze indesiderate, ecco quali
Tra i frutti più amati sia da grandi che da piccini, il consiglio è quello di non comprare l’anguria già tagliata a fette. In questo modo è possibile evitare di incorrere in conseguenze alquanto spiacevoli. Ma di quali si tratta?
Ebbene, bisogna sapere che comprando tale frutta avvolta nella pellicola trasparente si rischia di dover fare i conti con casi di salmonellosi, escherichia coli e listeriosi. Questo può aver luogo perché una volta tagliata la frutta perde la protezione naturale rispetto all’ambiente circostante.
Ne consegue che la superficie può finire per accogliere microrganismi patogeni potenzialmente pericolosi che vanno ad infiltrarsi nella polpa. Per questo motivo il consiglio è sempre quello di lavare bene frutta e verdura e passare sotto l’acqua.
Oltre ad una possibile intossicazione alimentare bisogna considerare anche l’impatto ambientale. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’anguria tagliata è avvolta da plastica o pellicola trasparente. Ovvero materiale che non può essere riciclato e che viene buttato contribuendo ad aumentare i rifiuti.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
