La resistenza agli antibiotici è un problema che si fa sempre più serio; ecco come funziona e quali sono i progetti per combatterla.
Sentiamo spesso parlare di antibiotico-resistenza e dei pericoli che rappresenta per la salute a livello globale. Ma come fanno i batteri a essere riusciti a “battere” i farmaci? Ce lo spiegano alcuni studiosi.
Sono molti anni che gli esperti lanciano allarmi sulle conseguenze che l’antibiotico resistenza può avere sulla salute dei cittadini. Quelle che sono infezioni oggi curabili stanno diventando sempre più difficili da trattare. Il rischio è quello di un aumento importante di decessi ma anche di complicanze collaterali e invalidità.
Come funzionano gli antibiotici e come sconfiggono le infezioni batteriche
I farmaci cosiddetti antibiotici, come si presume anche dal nome, impediscono il moltiplicarsi dei batteri, fermando l’infezione. Questo genere di medicinali spesso salva le vite, sconfiggendo malattie che un tempo erano mortali.
Ne esistono di vario tipo e vanno a uccidere i batteri in modalità diverse. Una di queste è l’inibizione sulla sintesi proteica: in pratica il farmaco impedisce la sintesi delle proteine, che sono elementi fondamentali per la sopravvivenza dei batteri, che di conseguenza muoiono.
Anche l’azione sull’acido nucleico è una strategia usata dagli antibiotici. Il farmaco va a danneggiare la replicazione del DNA e l’RNA dei batteri, impedendone così la riproduzione. In alcuni casi le formulazioni degli antibiotici mirano invece a bloccare i processi di “alimentazione” dei batteri, impedendo loro di trovare le energie e quindi sopravvivere.
Come avviene la resistenza agli antibiotici e qual è il piano della UE per contrastarla
Gli scienziati sono tutti concordi nell’affermare che l’antibiotico resistenza è dovuta a una serie di cause, tra cui l’uso improprio dei farmaci.
Naturalmente anche l’abuso di antibiotici negli allevamenti intensivi ha facilitato la capacità dei batteri di inventare strategie per sopravvivere. I batteri fisiologicamente si sono adattati in modo da non subire più i danni causati dal farmaco.
A volte succede che i batteri cambino il loro DNA per eludere l’azione degli antibiotici, ed è un fenomeno che esiste da tempo. Solamente oggi è diventato più preoccupante.
I batteri si moltiplicano molto velocemente e a volte le mutazioni del DNA sono casuali, ma proprio queste mutazioni possono dare loro il potere di non subire danni col farmaco. Inoltre le informazioni genetiche vengono passate anche alle generazioni successive del batterio, e persino a specie diverse, creando maggiori pericoli per la salute umana.
Per tutti i motivi sopra citati e per l’evidente pericolo per la salute pubblica, l’UE ha ideato un piano per diminuire l’antibiotico resistenza. Entro il 2030 tutti i Governi dovranno aver ottenuto un consumo di antibiotici di almeno il 20%. Nel piano sono previste ulteriori misure, atte a prevenire un numero di morti stimato in 35 mila all’anno in tutta Europa.