Uno dei prodotti di natura finanziaria più utilizzati in assoluto dai cittadini italiani, una sorta di piccola garanzia.
Ci sono prodotti finanziari che hanno successo semplicemente per le proprie caratteristiche che li rendono in qualche modo, assolutamente impeccabili. Dal punto di vista della convenienza sappiamo benissimo come specifici prodotto, targati, per esempio, Poste Italiane, siano quelli in assoluto preferiti dagli stessi cittadini. Pensiamo infatti alla struttura stessa di certi prodotti. Adatti a tutti e assolutamente convenienti sotto ogni punto di vista.
In molte situazioni emerge più o meno chiaramente che nel nostro paese esistono alcuni strumenti di risparmio assolutamente consolidati. Il gradimento da parte degli stessi investitori, parliamo dunque dei cittadini in prima persone è pressoché totale.
Pensiamo a quante situazioni, facendo riferimento sempre alla questione risparmio, al piccolo investimento, per intenderci, sono state gestite utilizzando specifici prodotti Poste Italiane. Nel caso di questa azienda, nello specifico, ci troviamo di fronte a una sorta di marchio di garanzia.
Niente è da dare per scontato, il gradimento degli italiani per i prodotti Poste Italiani è altissimo perché in effetti tali prodotti risultano essere, nello specifico, accessibili a tutti, comodi per le stesse tasche degli investitori e certi di offrire anche un minimo ricavo, per intenderci.
A volte, però, può accadere qualcosa di letteralmente sgradito. Può succedere, insomma, che si perda attenzione rispetto allo stesso prodotto finanziario prescelto. In soldoni si vuole dire che in alcuni casi il cliente in questione dimentica di aver attivato quella specifica operazione.
Dimenticare la scadenza di un buono fruttifero, per esempio, può comportare la perdita degli interessi maturati, chiaramente e anche lo stesso denaro investito. In questi casi, nulla può essere fatto per rimediare a un errore, una leggerezza, sempre più frequenti.
Buoni fruttiferi, Poste italiane avvisa i propri clienti: l’avviso importante dell’azienda
L’unico rimedio che possa in qualche modo evitare di trovarsi in situazioni più che mai spiacevoli è quello di prestare massima attenzione alla comunicazione diramata di recente da Poste Italiane. Il tema è quello, per l’appunto, della prescrizione dei buoni fruttiferi.
La stessa bontà delle varie operazioni, per dire, testimoniano quanto tali prodotti siano in effetti una sorta di garanzia per gli investitori. Andiamo dunque a vedere quali sono i buoni prossimi alla scadenza cosi come comunicato da Poste Italiane:
- buoni a 18 mesi della serie D19-D20-D21-D22-D23-D24-D25-D26-D27-D28-D29-D30: emessi da luglio 2011 a giugno 2012
- 18 mesi Plus Serie Z01-Z02-Z03-Z04-Z05-Z06-Z07-Z08-Z09-Z10-Z11: emessi da agosto 2011 a giugno 2012
- quelli dedicati ai minori intestati ai nati dal primi gennaio al 31 dicembre 1995
- gli ordinari della serie O emessa da gennaio a dicembre 1983. Il rimborso di questi titoli si potrà chiedere fino al 31 dicembre di quest’anno
- i 170 Cdp Fedeltà della serie TF204A191107 emessa da 7 novembre fino al 31 dicembre 2019
- i 170 Cdp Premium della serie TF304A191118 emessa da 18 novembre al 31 dicembre 2019
- 3×4 della serie T01 emessa dal 24 al 31 ottobre 2011, della serie T02 emessa dal 1° novembre al 30 novembre 2011 e della serie T03 emessa dal 1° dicembre al 31 dicembre 2011
- i titoli dedicati ai minori intestati ai nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2005 e infine
- gli ordinari della Serie Q emessa da gennaio a dicembre 1993, delle serie A5,A6, A7, A8, A9 emesse da gennaio al 31 dicembre 2003.
A questo punto, evitare di creare spiacevoli situazioni dovrebbe essere davvero molto più semplice.