Attenzione al reddito di cittadinanza perché stando alle ultime stime saranno ben 200 mila le persone che perderanno l’accesso a tale sussidio.
Brutte notizie in arrivo per diverse migliaia di famiglie del nostro Paese che hanno perso, o perderanno a breve, il diritto a beneficiare dell’erogazione del reddito di cittadinanza. Ecco cosa sta succedendo.
Il reddito di cittadinanza è stato introdotto dal governo guidato da Conte con l’intento di garantire un sostegno alle famiglie economicamente più disagiate. Una misura che ha destato fin da subito molte polemiche, soprattutto considerando gli scarsi risultati dal punto di vista della politica attiva per la ricerca di un posto di lavoro.
Da qui la necessità di attuare interventi volti a migliorare la struttura di questa misura che sono sfociati in una vera e propria riforma. A breve, infatti, si assisterà all’addio definitivo al reddito di cittadinanza che verrà rimpiazzato da nuovi sussidi, quali il Supporto per la formazione e il lavoro da settembre 2023 e l’assegno di inclusione da gennaio 2024. Ecco cosa sta succedendo.
Reddito di cittadinanza, attenzione, “lo perderanno in 200 mila”, cosa sta succedendo: le parole del ministro
Il governo Meloni ha deciso di riformare il reddito di cittadinanza. Già nel corso del 2023 tale sussidio non verrà più corrisposto dopo sette mensilità ai soggetti aventi tra 18 e 59 anni in grado di lavorare. Dal 2024, invece, si assisterà all’addio definitivo al sussidio firmato Movimento 5 Stelle.
Ebbene, proprio soffermandosi su tale trattamento non sono passate inosservate le parole del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, ovvero Maria Elvira Calderone. Intervenuta nel corso di un’intervista ad Agorà ha infatti dichiarato:
“‘Il Reddito di cittadinanza ha sostenuto la lotta alla povertà, però non ha accompagnato al lavoro. Non voglio soffiare sul vento della polemica, ma fare delle riflessioni tecniche che portassero poi a delle evidenze. I 500 mila soggetti che perderanno il Reddito di cittadinanza è un dato che non torna. Coloro che usciranno dal circuito del Reddito perché non sono soggetti in condizione di fragilità sono circa 200 mila”.
Per poi aggiungere: “La vera ricetta contro la povertà è il lavoro. Queste sono le base dove abbiamo costruito la riforma del Reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza non ha creato nessun posto di lavoro’‘.