Collezionismo, ambito monete, la febbre sale anno dopo anno. Sempre più appassionati si affacciano in questo meraviglioso contesto.
Niente di immaginabile appena pochi anni fa. Niente che potesse far pensare che questo specifico mondo, quello appunto del collezionismo, nel giro di pochissimi anni fosse riuscito a raggiungere vette, in quanto a coinvolgimento del “pubblico”, per dirla in un certo modo. A giocare un ruolo determinante in questa incredibile “scalata” è stato senza ombra di dubbio il web. Oggi tutto è cambiato rispetto a pochi anni fa, e questo grazie alla rete.
Niente di immaginabile il ritornello non può che essere questo. Pensiamo all’immagine del collezionista di monete di qualche decennio fa. Chilometri su chilometri macinati per raggiungere i più vicini mercatini dell’usato, o magari le bancarelle in alcune zone della città, armati sempre dell’immancabile catalogo, chiaramente in formato cartaceo, per tutte le valutazioni.
Oggi il discorso è completamente diverso. Per navigare, nel vero senso della parola, tra le meraviglie del contesto in questione basta un dispositivo qualsiasi, attraverso il quale collegarsi alla rete e il gioco è fatto. Con pochi click si avrà tutto a propria disposizione.
Non si contano ormai le piattaforme web esclusivamente dedicate al collezionismo di monete. Luoghi sicuri sotto ogni punto di vista dove poter acquistare e vendere i propri esemplari. Contesti dove è possibile “studiare”, tra l’altro gli stessi “pezzi”in questione.
Le caratteristiche di ogni moneta, la storia, il contesto che ha portato alla sua stessa produzione e chiaramente la valutazione. In modo del tutto sorprendente, a valere tantissimi soldi, oggi sono anche le “giovani” monete dell’euro, con soli venti anni di circolazione, per intenderci.
Il valore di una monete può essere determinato dalla data di conio, dalle condizioni di conservazione, dal soggetto rappresentato, ma anche, sicuramente, dalla presenza eventuale di errori di produzione, difetti, insomma, su uno o sull’altro verso.
Monete, la famiglia dell’euro e l’esemplare da 1 centesimo: quanto vale questo esemplare?
Un esemplare molto particolare tra quelli appartenenti alla famiglia dell’euro, oggi più che mai ricercato dai collezionisti di tutto il mondo è quello da 1 centesimo, protagonista di un clamoroso errore di conio che ha di fatto scambiato le immagini caratteristiche della stessa monete con quelle di un altro specifico esemplare di euro.
La Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino, notoriamente presente sull’esemplare da 2 euro per un errore davvero incredibile viene riprodotta su quello da 1 centesimo. Gli esemplari difettosi saranno distrutti dopo poco, come vuole la prassi. Qualcuno però è riuscito a essere immesso nel circuito collezionistico.
L’immagine giusta che l’esemplare da 1 centesimo sarebbe quella di Castel del Monte, in Puglia. L’esemplare con errore incluso in questione, nel 2013 è stato venduto all’asta per ben 6600 euro, una cifra assolutamente spropositata considerata l’età dello stesso esemplare.
Ritrovarsi tra le mani un simile esemplare vorrebbe dire aver fatto centro, senza alcun dubbio. Un pezzo assolutamente unico con pochissime “repliche” in giro per il mondo. I collezionisti impazziscono letteralmente per questo tipo di situazioni. L’errore di conio dona unicità, non c’è dubbio. In alcuni casi, però, come abbiamo visto, le valutazioni possono essere davvero inimmaginabili.