Sospensione Reddito di Cittadinanza: attenzione agli effetti sull’assegno Unico, si rischia di perdere tutto

L’INPS ha chiarito quando scatta la sospensione sia del Reddito di Cittadinanza sia dell’Assegno Unico. Cosa succederà nel 2024?

Alle famiglie che hanno perso il diritto al Reddito di Cittadinanza non viene negato, automaticamente, anche il diritto all’Assegno Unico.

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Dal prossimo anno si dirà addio al Reddito di Cittadinanza – InformazioneOggi.it

Questi nuclei familiari, quindi, continueranno a percepire il sussidio fino al 28 febbraio 2024. A stabilirlo è l’INPS, attraverso il Messaggio n. 2896/2023.

Ai sensi del D. L. n. 48/2023, le famiglie in cui ci sono figli minori, disabili e over 65 possono continuare ad usufruire del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.

Per nuclei familiari in cui, invece, non sono presenti tali categorie di soggetti, dopo la settima mensilità di erogazione della misura economica, scatta la sospensione graduale dell’agevolazione.

Ma poiché, se ci sono figli a carico, l’Assegno Unico e Universale è riconosciuto in automatico, a titolo di integrazione sul Reddito di Cittadinanza, l’istituto di Previdenza ha dovuto fare dei chiarimenti. Analizziamo, nel dettaglio, la vicenda.

Le conseguenze dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza

L’INPS ha evidenziato che l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza non comporta necessariamente anche la sospensione dell’Assegno Unico.

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La sospensione del Reddito di Cittadinanza non influisce sull’Assegno Unico – InformazioneOggi.it

In tale ipotesi, tuttavia, è necessario distinguere due situazioni:

  1. i nuclei che percepiranno il RdC fino a dicembre 2023;
  2. i nuclei con sospensione anticipata del Reddito di Cittadinanza.

Nel primo caso, si tratta delle famiglie in cui ci sono minori disabili e over 60 oppure quelle in cui ci sono particolari condizioni di fragilità.

Per tali soggetti, l’Assegno Unico e Universale viene accreditato sulla carta RdC, insieme al sussidio. Al momento della cessazione del Reddito di Cittadinanza, il versamento dell’Assegno Unico sarà disposto, sempre in misura piena, utilizzando la carta RdC.

In quali casi il riconoscimento dell’Assegno Unico è salvo?

Se, invece, le famiglie sono state interessate dalla sospensione anticipata dell’erogazione del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico e Universale è assicurato con continuità fino al compimento dei 21 anni dei figli.

Anche in questo caso, la prestazione è accreditata, a pieno, sulla carta RdC. Il pagamento riguarderà le rate attribuibili fino a febbraio 2024.

Nell’ipotesi in cui l’interessato invii una nuova richiesta di Assegno Unico, il versamento sarà disposto dall’INPS tramite le modalità scelte, a partire dal mese successivo a quello della richiesta.

Varia, infine, anche la tempistica necessaria per ricevere le somme spettanti. Quelle da integrazione dell’Assegno Unico e Universale, infatti, sono state normalmente pagate il 27 agosto, tramite carta RdC.

Per quelle, invece, successive alla sospensione del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico spetta senza penalizzazioni o riduzioni giustificate in precedenza dal cumulo dei sue sussidi economici.

In ogni caso, tutte le famiglie interessate devono compilare e inoltrare la richiesta di Assegno Unico e Universale dal 1° gennaio 2024, per iniziare ad ottenere la prima rata a partire dal 1° marzo 2024.

A tal proposito, l’INPS ha specificato che la domanda può essere inviata entro il 30 giugno 2024, per percepire anche gli arretrati a partire dal 1° marzo.

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