Vi proponiamo una guida ai Buoni servizio per la non autosufficienza. Scopriremo a chi sono destinati e quali vantaggi offrono.
Avete mai sentito parlare dei Buoni servizio per la non autosufficienza? Potrebbero essere l’aiuto che stavate cercando.
I Buoni protagonisti dell’articolo hanno l’obiettivo di favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socio-sanitari domiciliari e a ciclo diurno. Beneficiari sono i soggetti non autosufficienti, impossibilitati a deambulare in modo autonomo o incapaci di svolgere atti della vita quotidiana da soli (come mangiare, vestirsi, lavarsi).
Le Regioni italiane erogano i Buoni servizio per la non autosufficienza ma in modo differente. I soggetti erogatori sono accreditati presso le pubbliche amministrazioni e devono garantire determinati standard di qualità . Comuni, distretti, aziende sanitarie possono prevedere questo servizio che ora andremo ad approfondire.
Come funzionano i Buoni servizio per non la non autosufficienza
Ogni regione attiva servizi diversi volti ad aiutare le persone non autosufficienti. La misura si può presentare sotto forma di voucher, di assegni di cura o Buoni servizio e prevede diversi requisiti di accesso e modalità di fruizione.
Abbiamo preparato un elenco con i servizi attivi regione per regione.
- Valle d’Aosta, servizi residenziali per persone anziane non autosufficienti nel numero di 95 posti letto nel Distretto 2 e 38 posti letto per sei mesi nei Distretti 3 e 4.
- Piemonte, buono residenzialità per anziani, disabili e non autosufficienti con contributo mensile di 600 euro al mese per due anni per l’acquisto di servizi di cura e assistenza.
- Lombardia, Buono fino a mille euro al mese ai soggetti non autosufficienti assistiti a domicilio e buono di 600 euro al mese per il disabile che frequenta un servizio educativo o scolastico inserito in un centro diurno fino a 14 ore settimanali.
- Veneto, impegnativa di cura domiciliare per disabili e anziani non autosufficienti.
- Trentino, assegno di cura per soggetti non autosufficienti.
- Liguria, Fondo per la non Autosufficienza per il sostegno familiare di persone non autosufficienti al fine di evitare il ricovero ospedaliero.
- Friuli Venezia Giulia,
– assegno per l’autonomia con ISEE fino a 30 mila euro,
– contributo per l’aiuto economico con ISEE fino a 30 mila euro,
– sostegno alla vita indipendente con ISEE fino a 60 mila euro,
– sostegno a forme di emancipazione e a progetti sperimentali.
Da nord a sud, gli aiuti continuano
- Emilia Romagna, fondo per la non autosufficienza.
- Toscana, percorsi di continuità assistenziale e sostegno di persone con demenza nonché assistenza a persone over 65.
- Marche, assegno di cura per anziani non autosufficienti con contributo di 200 euro al mese.
- Lazio, contributo di 700 euro al mese per dodici mesi ai caregiver di familiari non autosufficienti.
- Abruzzo, assegno di cura del valore di 400 euro per un anno.
- Umbria, Piano regionale integrato non autosufficienza.
- Sardegna, contributo di 3 mila euro all’anno per pagare gli oneri previdenziali e assicurativi dell’assistente familiare.
- Molise, Nuovo programma regionale per la non autosufficienza 2022-2024.
- Campania, voucher di 750 euro ai caregiver.
- Puglia, accesso a strutture a ciclo diurno o servizi domiciliari.
- Basilicata, Buono servizio fino a 3.600 euro con ISEE sotto i 10.636 euro e 90% del Buono per il nucleo familiare con ISEE da 10.636 a 25 mila euro.
- Calabria, programmazione regionale per la non autosufficienza.
- Sicilia, contributo da 291,60 a 550 euro mensili.