Legge 104 e condivisione tra fratelli dei permessi retribuiti | Il modulo da compilare e inviare all’INPS

I permessi retribuiti della Legge 104 possono essere condivisi tra fratelli per assistere uno stesso disabile grave. Scopriamo di più.

Dal 13 agosto 2022 non esiste più la figura del referente unico. Significa che più persone possono richiedere i permessi 104 per lo stesso assistito.

Legge 104 permessi tra fratelli
Permessi Legge 104 si possono condividere tra fratelli – Informazioneoggi.it

L’abolizione del referente unico è stato un passo molto importante nel panorama della Legge 104 e, nello specifico, dei permessi retribuiti di tre giorni al mese. La figura del referente unico impediva ad un altro familiare privo di questo titolo di fare domanda di permesso 104 per assentarsi dal lavoro e assistere un disabile grave. Una limitazione che, fortunatamente, è stata superata.

Prendersi cura da soli di una persona con un handicap fisico, psichico o mentale è difficile e faticoso. I permessi lavorativi sono tutele per i lavoratori caregiver di enorme importanza soprattutto ora che possono essere ripartiti tra più persone. L’abolizione del referente unico è stata stabilita nel Decreto Legislativo numero 105 del 30 giugno 2022. Dal 13 agosto più lavoratori hanno la possibilità di inviare domanda di permessi retribuiti per assistere uno stesso disabile. Non solo, il DL ha esteso la possibilità di usufruire dei permessi anche alla parte di un’unione civile e ai conviventi di fatto.

La condivisione del permessi 104 tra fratelli, come funziona

Da circa un anno si è superato il limite dell’alternanza della cura di un disabile concessa esclusivamente ai genitori di un bambino con handicap grave. Più lavoratori dipendenti possono richiedere i permessi retribuiti di tre giorni al mese.

Permessi 104 alternanza tra fratelli
Addio al referente unico, cosa accade adesso – Informazioneoggi.it

Iniziamo subito con una puntualizzazione. La soglia dei tre giorni non è stata modificata. Significa che in totale sono concessi tre giorni, non a persona. Poniamo l’esempio di due fratelli che assistono la mamma invalida grave. Se un fratello richiedere due giorni di permesso ad agosto, l’altro fratello potrà fare domanda di un solo giorno nello stesso mese per non superare quota tre. I permessi raddoppiano solamente se è un lavoratore con disabilità grave a chiedere i permessi per assistere un familiare anch’esso disabile grave.

La novità, dunque, riguarda la possibilità di alternare l’assistenza. Nessun cambiamento in merito al requisito di riconoscimento dell’invalidità grave del disabile per accedere alla prestazione. La convivenza, inoltre, continua a non essere richiesta (diverso il caso del congedo straordinario di massimo due anni).

La domanda di permesso dovrà essere inoltrata dal fratello che intende assistere il disabile al proprio datore di lavoro facendo attenzione che l’altro fratello non inoltri la richiesta per lo stesso giorno.

Ricordiamo, infine, che il caregiver può assistere più persone con disabilità. Anche in questo caso il numero delle giornate di permesso raddoppia.

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