Una volta sottoscritto un buono fruttifero postale come si potrà conoscere il suo valore effettivo? La risposta sarà sorprendente.
I buoni fruttiferi postali sono strumenti di investimento emessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) ma distribuiti sul territorio da Poste Italiane tramite i suoi uffici postali.
Si tratta di un investimento molto semplice particolarmente gradito alle famiglie che possono far fruttare i propri risparmi senza paura di perdere il capitale. Infatti, il capitale sarà restituito al 100% (alla pari) perché sia CDP sia Poste Italiane sono società controllate (almeno in parte) dallo Stato italiano. Comunque sia, ottenere il capitale e gli interessi alla scadenza è anche possibile perché i buoni postali non risentono delle variazioni del mercato finanziario, come succede con i titoli di Stato (BTP e BOT). Ciò significa che il capitale rimborsato sarà quello stabilito in precedenza.
Come conoscere il valore effettivo di un Buono fruttifero postale
I buoni fruttiferi postali sono titoli con varie scadenze in base alla tipologia scelta e diversi sono anche i tassi di interesse applicati su di loro. Questi non sono alti e anche per questo sono considerati sicuri. Un altro punto a favore è la mancata spesa per la sottoscrizione, la gestione e la chiusura. le uniche spese sono gli oneri fiscali e la tassa agevolata del 12,50%, se dovuti.
Sul sito internet www.poste.it, nella sezione dedicata ai buoni postali, oltre alla possibilità di conoscere le caratteristiche e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, è presente uno strumento che serve a calcolare il rendimento crescente nel tempo del buono sottoscritto. Si tratta di un simulatore che serve a conoscere il valore del buono inserendo l’importo da sottoscrivere e la durata dell’investimento.
È possibile, però, anche conoscere il valore di un buono utilizzando il calcolatore messo a disposizione da CPD. In questo modo, si può monitorare il proprio investimento nel tempo.
Il funzionamento è molto semplice e intuitivo: basterà inserire alcuni dati come la tipologia del buono, la data di emissione e l’importo sottoscritto. In seguito, si riceverà un’analisi del proprio investimento con la stima dettagliata dell’importo, dall’inizio fino alla scadenza. Nel calcolo sono compresi anche gli interessi, ma soprattutto la data da quando questi sono calcolati.
Tra i dati da tenere presente, ci sono anche la scadenza e la prescrizione che, ricordiamo, avviene dopo 10 anni dalla data di scadenza. La prescrizione è importante perché una volta superata si rischia di perdere capitale e interessi maturati.