Coloro che in autunno faranno la dose di richiamo del vaccino contro il Covid è bene che scelgano bene il braccio in cui ricevere l’iniezione.
Il Covid ha segnato negativamente gli ultimi anni e continua, purtroppo, a far parlare di sé. In particolare tra i temi più dibattuti si annovera quello dei vaccini, la cui risposta immunitaria potrebbe differire a seconda del braccio in cui si riceve l’iniezione.
A partire dal conflitto tra Russia e Ucraina fino ad arrivare all’aumento dei prezzi sono molti, purtroppo, gli eventi che impattano negativamente sulla società. Se tutto questo non bastasse, gli ultimi anni sono stati segnati anche dal Covid e dalle ripercussioni che tale virus ha portato con sé.
Proprio in tale contesto non passano inosservati i risultati di un recente studio in base al quale la risposta immunitaria della dose di richiamo dei vaccini anti Covid potrebbe differire a seconda del braccio in cui viene effettuate l’iniezione
Covid, dose di richiamo in autunno? Scegliete bene il braccio: lo studio
Il Covid, purtroppo, continua a far parlare di sé. In particolare a destare interesse sono i risultati di uno studio in merito ai vaccini. Entrando nei dettagli, infatti, sembra che sia importante prestare attenzione al braccio su cui farsi fare l’iniezione. Ma per quale motivo? Ebbene, stando una la ricerca pubblicata su eBioMedicine, così come riportato da Il Fatto Quotidiano, la risposta immunitaria potrebbe risultare più forte se la dose di richiamo viene effettuata nello stesso braccio della precedente vaccinazione.
“È assolutamente affascinante perché si tratta di un argomento chiaramente poco studiato”, ha dichiarato a tal proposito alla CNN il dottor William Schaffner, professore presso la Divisione di malattie infettive del Vanderbilt University Medical Center di Nashville. Questo a quanto pare sarebbe possibile perché le cellule immunitarie si trovano nei linfonodi locali. Se stimolate nuovamente nello stesso posto, pertanto, si potrebbe verificare una più alta risposta immunologica.
Lo studio, è bene sottolineare, non mostra con certezza che fare la dose di richiamo nello stesso braccio comporti una maggiore protezione. Al momento, infatti, si tratta solo di ipotesi, per cui potrebbe rivelarsi opportuno effettuare ulteriori approfondimenti. Lo stesso dottor Schaffner, che non è stato coinvolto nello studio, ha sottolineato come “Non lo sapremo a meno che non venga condotto uno studio clinico molto più ampio con il follow-up delle infezioni reali”.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)