Un nuovo aumento preoccupa gli italiani: il prezzo della benzina che ha raggiunto un nuovo record rispetto al 2022.
Dal 1° agosto 2023 i distributori del carburante hanno l’obbligo di esporre il prezzo medio della benzina, del gasolio e degli altri carburanti.
I prezzi devono essere segnalati tramite cartelloni ben visibili e chiari nell’esposizione dei prezzi anche libero rimane il suo posizionamento. L’obbligo di affissione dei prezzi è necessario per evitare speculazioni da parte dei distributori e aumentare la trasparenza per i clienti. Tuttavia, non ha fermato i rincari del carburante; infatti, quasi ogni giorno il prezzo è aumentato fino a circa 4 centesimi per la benzina e a circa 7 centesimi per il gasolio: solo sulla rete autostradale.
L”autostrada più cara in Italia a 2,80 euro, meglio cambiare percorso
Il ministero dell’Ambiente ha reso noto i dati del prezzo medio settimanale che la benzina e il gasolio hanno raggiunto: 1,946 euro al litro il primo e 1,845 euro al litro il secondo carburante. Si tratta dell’importo più alto da luglio 2022.
A fornire i dati per il prezzo quotidiano relativo alla rete autostradale e alle singole regioni, è il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Oggi 25 agosto 2023 la benzina costa circa 2,020 euro al litro in autostrada, mentre sulle altre reti stradali il prezzo medio oscilla fra 1,925 euro al litro delle Marche a 1,985 euro della Provincia autonoma di Bolzano.
Invece, il gasolio in autostrada costa 1,933 euro al litro, mentre varia tra 1,824 euro delle Marche a 1,891 euro al litro della provincia autonoma di Bolzano. Il GPL servito in autostrada costa 0,842 al litro, nelle regioni varia da 0,658 euro dell’Emilia-Romagna allo 0,827 della Sardegna. Infine, il metano servito in autostrada cosa 1,528 euro e nelle regioni si va da 1,286 euro nel Friuli-Venezia Giulia a 1,528 euro in Toscana (stesso prezzo dell’autostrada).
Insomma, si tratta di prezzi elevanti anche se non si raggiunge la criticità dell’anno scorso ma che, secondo Federconsumatori, influenzeranno il bilancio delle famiglie per un costo annuo di circa 395 euro.
Tra i fattori che causano l’aumento dei prezzi dei carburanti ci sono le accise. L’anno scorso il governo Draghi aveva deciso di tagliare le accise di 25 centesimi al litro sia per la benzina sia per il gasolio: lo scopo era contenere in rincari. L’attuale governo, invece, con la legge di Bilancio 2023 ha deciso di tagliare le accise di solo 15 centesimi al litro e poi di rimuovere completamente lo sconto.
Proprio per chiedere al governo di abbassare nuovamente le accise sui carburanti che è stata presentata una petizione su change.org.