La Mercedes Classe A è cambiata molto negli ultimi anni, ed ora ha assunto forme splendide. Ecco chi fa i motori.
In casa Mercedes i piani futuri sono molto chiari, e si vuole puntare parecchio sulle emissioni zero. Pare che alcuni modelli siano pronti per passare ad un’architettura da 800 Volt, come la EQS e la EQE, che vogliono puntare ad una maggior potenza, una miglior autonomia ed una maggior velocità in fase di ricarica.
Come molti altri costruttori, anche la Mercedes ha deciso di spingere in questa direzione, ma oggi vi parleremo di un modello già molto noto. Stiamo facendo riferimento alla splendida Classe A, un’auto compatta ma dalla grande eleganza. Andiamo a vedere chi realizza i motori di questo gioiellino.
Mercedes, tutto sui motori della Classe A
Le forme della Mercedes Classe A sono davvero splendide, ma oggi ci concentreremo su un aspetto molto controverso, ed è quello che riguarda i suoi motori. Molto spesso, chi acquista quest’auto non riflette su un fatto curioso, anche se oggi possiamo dire che si è tornati alla normalità.
In base ad un accordo stipulato con la Renault, sia la Classe A che la Classe B hanno montato per molti anni i motori della casa della Losanga. Ci stiamo però riferendo solamente al 1.5 diesel, che sicuramente, in quanto a prestazioni ed efficienza sui consumi, non ha lasciato delusi i clienti del marchio di Stoccarda. Tuttavia, le cose oggi sono cambiate, anche se il cambiamento è stato abbastanza recente.
In questi ultimi anni, ha debuttato un nuovo motore 2.0 a gasolio, dalla potenza massima di ben 116 cavalli. La coppia massima è salita dai 260 Nm del motore Renault a 280 Nm, ma c’è da dire che non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, sia la Classe A che la B hanno fatto qualche passo indietro da alcuni punti di vista, sia prestazionali che soprattutto ambientali. Quest’ultimo aspetto non è di certo positivo, visto che il motore a gasolio è sempre sotto attenta osservazione per via delle sue emissioni.
Prima di tutto, il prezzo ha conosciuto un lieve ritocco verso l’alto, come se la Mercedes Classe A non fosse già abbastanza costosa rispetto al passato. Un altro aspetto particolare riguarda il passo indietro fatto sul fronte dell’accelerazione, nonostante il miglioramento della coppia di cui vi avevamo parlato poco fa.
Per coprire gli 0-100 km/h, infatti, non bastano più 10 secondi, ma ne servono 10,5. Anche qui non si parla di una differenza enorme, ma è chiaro che con una miglior coppia ed una cilindrata più ampia ci aspettavamo che almeno le vecchie performance venissero confermate, ed invece siamo tornati leggermente indietro. Detto questo, il dato più negativo è relativo all’inquinamento.
In passato, quando veniva usato il motore Renault, il dato era di 129g di C02 a chilometro, mentre ora siamo a 147. In sostanza, sembrava essere più conveniente e meno impattante sull’ambiente il motore della casa della Losanga, ma il cambiamento è ormai avvenuto e nulla cambierà nei prossimi periodi.