Entro due anni il governo dovrà attuare la riforma fiscale che prevede cambiamenti sulle aliquote Irpef e quindi sulle buste paga.
Il 14 agosto sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la legge numero 111 del 9 agosto 2023 (Delega al governo per la riforma fiscale) che dovrà essere adottata entro 24 mesi dall’entrata in vigore.
O almeno il governo entro tale periodo dovrà attuare uno o più decreti inerenti alla revisione del sistema fiscale. Tra questi il più urgente riguarda la revisione e la modifica dell’Irpef che porterebbe a una riduzione graduale del numero delle aliquote e degli scaglioni di reddito. L’intenzione del governo è arrivare a un’aliquota unica, ovvero a una flat tax entro la fine del mandato. Per accelerare i tempi la revisione Irpef potrebbe essere inserita nella prossima manovra finanziaria.
Riforma fiscale: ecco come potrebbero cambiano le buste paga
In realtà, per quanto riguarda le aliquote e gli scaglioni Irpef che dovrebbero entrare in vigore nel 2024 ancora non si conoscono i dettagli.
Varie le ipotesi fatte da esperti economisti e tra queste la principale sarebbe quella di raggruppare il secondo e terzo scaglione, quindi i redditi tra i 15mila e i 50mila euro con una aliquota del 27% oppure del 28%. Gli altri scaglioni e aliquote resterebbero invariati: redditi fino a 15mila euro con aliquota 23% e redditi da 50.001 euro con aliquota del 43%.
Esiste anche una seconda ipotesi che consiste nel raggruppare il primo e il secondo scaglione in modo da far rientrare più lavoratori possibili nel primo scaglione, ossia quello con redditi fino a 28mila euro e con aliquota Irpef del 23%. Ecco gli altri scaglioni: fino a 50mila con aliquota del 33% e da 50mila euro con aliquota del 43%.
In vista di questi futuri cambiamenti molti lavoratori si chiedono quali saranno le conseguenze della riforma fiscale sulle buste paga. Proviamo a dare una risposta.
Se il Governo confermasse la prima ipotesi sarebbero avvantaggiati le fasce di reddito medio-alte perché si ritroverebbero a pagare l’8% in meno rispetto ad oggi.
Invece, nella seconda ipotesi i contribuenti con redditi bassi o medio-bassi potrebbero finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie a un risparmio del 2% sui redditi.
Però per capire bene le conseguenze sulle buste paghe, è bene segnalare quali sono gli scaglioni e le aliquote attualmente in vigore:
- primo scaglione: fino a 15mila euro con aliquota Irpef del 23%;
- secondo scaglione: da 15.001 a 28mila euro con aliquota Irpef del 25%;
- terzo scaglione: da 28.001 a 50mila euro con aliquota Irpef del 35%;
- quarto scaglione: da 50.001 con aliquota Irpef del 43%.