Le lavoratrici si interrogano sul futuro di Opzione Donna e sulla possibilità di poter sfruttare la cristallizzazione del diritto nel 2024.
L’INPS ha chiarito quali sono i requisiti soggettivi da verificare per il pensionamento con Opzione Donna 2023 e quando si può accedere alla cristallizzazione del diritto.
Una lettrice ha posto un quesito. “Sono preoccupata da quanto si sente, volevo conferma sulla cristallizzazione del diritto per usufruire di Opzione Donna. Al 31 dicembre 2022 avevo i 35 anni di contributi pieni e 59 anni compiuti. Vorrei fare domanda il 1° dicembre di quest’anno (compirà 60 anni a novembre).”
La cristallizzazione del diritto permette di accedere ad uno scivolo pensionistico pur essendo la misura non più attiva oppure modificata. L’esempio di Opzione Donna è lampante. Da un anno all’altro sono cambiati i requisiti di accesso. La platea delle beneficiarie si è ristretta notevolmente consentendo il pensionamento solo a tre categorie di lavoratrici. Inoltre, mentre il requisito contributivo è rimasto lo stesso – 35 anni di contributi maturati – il requisito anagrafico è stato cambiato dalla Legge di Bilancio 2023.
La Finanziaria ha stabilito la possibilità di lasciare il lavoro al compimento dei 60 anni entro il 31 dicembre 2022 sia per le dipendenti che per le autonome. Scede a 59 anni il requisito per le donne che hanno avuto un figlio e a 58 anni per chi ha avuto due figli o più. Solamente le lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in stato di crisi possono accedere a Opzione Donna a 58 anni indipendentemente dal numero dei figli.
La nostra lettrice non ha specificato se è mamma oppure no né quanti figli ha. Potrebbe andare in pensione solo se ha almeno un figlio avendo compiuto 59 anni nel 2022. Oppure se è disoccupata o dipendete di azienda in crisi. Le condizioni soggettive – come definite dall’INPS – saranno verificate al momento della presentazione della domanda di pensionamento.
Puntualizzazioni sulle beneficiarie e sulla cristallizzazione del diritto
I requisiti anagrafici e contributivi devono essere stati perfezionati entro il 31 dicembre 2022. In questo modo si può andare in pensione anche l’anno successivo e seguenti (prima dei 67 anni) grazie alla cristallizzazione del diritto. Significa che il raggiungimento dei requisiti “congela” la pensione che potrà essere utilizzata anche se Opzione Donna dovesse essere modificata ulteriormente oppure eliminata.
La nostra lettrice oltre ai 35 anni di contributi e ai 59 anni di età (con un figlio) per andare in pensione dovrebbe risultare nel 2023 caregiver di un familiare con invalidità da almeno sei mesi, invalida al 74% o disoccupata/dipendente da azienda in crisi.