La storia di Natalia Grace ha fatto discutere per anni. Il caso controverso è finito per essere raccontato in un docu-film.
Quello che c’è dietro il caso di Natalia è una storia di adozione andata terribilmente male. Una famiglia distrutta e ingannata, un caso che potrebbe sembrare un film horror e invece si tratta di una incredibile realtà.
Il caso di Natalia Grace è la storia di come il sogno di una coppia dell’Indiana di avere una figlia si sia trasformata in un incubo. La bambina che avevano adottato in Ucraina nel 2010, e che credevano avesse 6 anni, era invece una ragazza adulta.
Natalia Grace, il caso della ragazza affetta da nanismo
A Natalia Grace era stata diagnosticata la displasia spondiloepifisaria, una malattia che compromette la crescita delle ossa e che l’ha resa affetta da nanismo. I coniugi Barnett hanno adottato quella che credevano fosse una bambina ucraina di sei anni affetta da nanismo attraverso un’agenzia di adozione in Florida.
La coppia ha affermato che l’agenzia ha concesso loro solo un giorno per decidere se volevano adottare Natalia o meno. Preoccupati per il futuro della bambina, la coppia aveva accettato. I Barnett hanno affermato di aver cominciato a insospettirsi quando hanno notato che a Natalia crescevano i peli pubici e si resero conto che aveva il ciclo mestruale, due cose insolite per una bambina di sei anni.
Subito dopo averla portata a casa, inoltre, Natalia avrebbe mostrato un comportamento strano e violento. Avrebbe più volte minacciato la famiglia di ucciderla nel sonno. Natalia fu allontanata dalla famiglia e mandata a vivere da sola tanto che Michael e Kristine Barnett furono accusati di abbandono di minore.
Da qui è scaturito un caso mediatico senza precedenti negli Stati Uniti. La vicenda è diventata anche una serie televisiva di 8 episodi con Ellen Pompeo, la star di Grey’s Anatomy.
