Che cos’è la vista fragile, quali sono le cause all’origine di questa condizione e i sintomi che è importante non sottovalutare.
La vista fragile, come è intuibile dal nome, si presenta come una condizione di perdita della vista. Ma quali sono le cause di tale condizioni e quali sono i sintomi che possono rivelarsi un campanello d’allarme da non sottovalutare?
“Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente, è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima“, diceva José Saramago. Effettivamente molti considerano gli occhi lo specchio dell’anima, poiché in grado di mostrare le emozioni anche quando cerchiamo di nasconderle.
Ma non solo, sempre grazie agli occhi possiamo vedere tutto quello che ci circonda e volgere uno sguardo al mondo. Può però capitare di dover fare i conti con problematiche, come la vista fragile, che riducono la capacità visiva. Ma in cosa consiste la condizione e quali sono i sintomi?
Vista fragile, quali sono le cause e i sintomi da non sottovalutare: cosa c’è da sapere
La vista fragile consiste in una riduzione della vista, con la capacità visiva residua avente valori di acutezza che risultano compresi tra i 4/10 e 7/10, mentre il residuo perimetrico risulta compreso fra il 60% e l’80%. Si tratta di una condizione che può comportare diverse limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane e i conseguenti disagi.
Tra le possibili cause di questa riduzione si annoverano patologie rare giovanili, in genere di natura ereditaria, oppure da frequenti malattie del sistema visivo che sono legate all’età. Tra queste si annoverano glaucoma, cataratta, ma anche retinite pigmentosa e la retinopatia diabetica.
Per quanto riguarda i sintomi, invece, si citano deformazioni e interferenze visive, quali ad esempio il fatto di vedere oggetti distorti. Ma non solo, tra gli elementi da non sottovalutare si annoverano possibili casi di abbagliamento, diminuzione della sensibilità cromatica, riduzione del campo visivo e movimento involontario degli occhi.
Nel caso in cui si notino tali sintomi, pertanto, il consiglio è di rivolgersi immediatamente all’oculista che potrà svolgere tutti i controlli del caso e cercare di trovare la soluzione più adatta. A tal fine, ad esempio, potrà proporre l’utilizzo di appositi ausili visivi in base alle proprie condizioni.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)