La pensione dei bidelli segue le regole previste per i dipendenti pubblici, stabilite dal sistema previdenziale. Ma ci sono delle eccezioni.
Calcolare la pensione di un collaboratore scolastico non è sempre un’operazione facile, perché i fattori che influenzano l’ammontare finale sono molteplici.
Per esempio, l’assegno varia a seconda dell’età in cui si accede al pensionamento, al montante contributivo maturato e alla tipologia di pensione.
Così come per gli altri lavoratori, i bidelli devono possedere determinati requisiti anagrafici e contributivi, a seconda della misura alla quale vogliono aderire.
Per la pensione di vecchiaia, sono necessari:
- 20 anni di contribuzione e 67 anni di età (64 per la pensione anticipata contributiva);
- 15 anni di contributi, per la Deroga Amato;
- 5 anni di contribuzione e 71 anni di età, per chi rientra nel sistema contributivo;
- 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età, per i lavoratori precoci, che hanno iniziato a lavorare molto presto e che possiedono almeno 12 mesi di contribuzione prima del 19° anno di età.
Per la pensione anticipata, invece, i bidelli devono avere tali requisiti:
- per la pensione anticipata ordinaria, sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne;
- con Opzione Donna, sono richiesti alle bidelle 60 anni di età (59 o 58 per chi ha uno o due figli) e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2022. Possono, però, beneficiarne le caregivers, le invalide almeno al 74% e le dipendenti o licenziate di aziende in crisi;
- con l’Ape Sociale è possibile smettere di lavorare con 36 anni di contributi, a patto che tale mestiere sia stato svolto da almeno 6 anni negli ultimi 7;
- per Quota 103, sono necessari 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Pensione bidelli: come si determina e quali elementi influiscono sulla cifra finale?
Stabilire in anticipo la quota della pensione è praticamente impossibile ma può essere d’aiuto chiedere un estratto conto contributivo all’INPS.
In generale, i fattori che influenzano l’importo della pensione dei bidelli sono:
- l’età di uscita;
- il montante contributivo, ossia la somma dei contributi accumulati in tutta la vita lavorativa. Maggiore è il montante, superiore sarà la pensione;
- la tipologia di rapporto di lavoro (ad esempio, a tempo parziale o pieno e a tempo determinato o indeterminato);
- eventuali periodi di NASpI, che potrebbero non essere completamente considerati nel calcolo contributivo.
Facciamo un esempio di calcolo. Un bidello ha un montante contributivo di 230 mila euro, su un totale di 40 anni di contributi, al quale viene applicato il coefficiente di trasformazione del 5,723%, per l’età anagrafica di 67 anni. La pensione sarà in media di 1.170 euro lordi al mese, circa 900 euro netti mensili, erogati per 13 mensilità.