Quando pensiamo agli effetti dell’alcol e a come danneggia il cervello crediamo che accada solo agli alcolisti incalliti.
A molte persone piace concedersi qualche drink o qualche bicchiere di vino a tavola. Gli esperti sono ancora in disaccordo su quanto e come si dovrebbe assumere alcol per non avere effetti collaterali.
C’è chi sostiene che l’alcol faccia male, punto e basta, e che non se ne dovrebbe bere affatto. C’è chi invece sostiene ad esempio che un paio di bicchieri di rosso apportino diversi benefici al benessere psico-fisico.
Nel mentre, cerchiamo di capire quali siano gli effetti reali degli alcolici nel cervello e nel fegato, gli organi che sicuramente sono colpiti di più dall’abitudine di bere.
I danni al cervello causati dall’alcol sono immediati e perdurano nel tempo, anche dopo aver smesso di bere
Sono state sottoposte ad esami 90 persone che stavano cercando di smettere di bere. Ebbene, dopo un mese e mezzo i danni cerebrali erano ancora in essere. Gli esami hanno potuto stabilire, dunque, che i danni si verificano anche nella sostanza bianca, ovvero un insieme di fibre che permette il collegamento delle aree cerebrali.
Bere troppi alcolici, dunque, porta anche a una forma di demenza alcolica, così chiamata perché il soggetto inizia a non essere più concentrato e lucido come dovrebbe. Ciò si riflette in ogni ambito della vita e le conseguenze non sono mai leggere.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)