Termina a settembre la possibilità di inviare la dichiarazione dei redditi ma per ottenere il rimborso 730 bisognerà ancora aspettare.
La campagna dichiarazione dei redditi 2023 (relativa all’anno 2022) sta per terminare. Alcuni contribuenti hanno potuto inviare la dichiarazione a partire da maggio 2023.
Di conseguenza, alcuni hanno già ricevuto i rimborsi a luglio, ovviamente se dovuti; altri invece dovranno attendere perché gli invii arriveranno a scaglioni in base alla consegna dei documenti. Quindi, per coloro che invieranno la dichiarazione entro la fine di settembre, l’eventuale rimborso 730 potrebbe arrivare nel 2024.
Rimborso 730 tra ritardi e controlli bisognerà aspettare
In un precedente articolo abbiamo comunicato le date ufficiali da segnare in rosso sul calendario per i rimborsi 730. In realtà, alcuni contribuenti hanno segnalato il mancato rimborso relativo sia al mese di luglio sia al mese di agosto. Questo perché l’Agenzia delle Entrate ha bloccato numerosi rimborsi: si prevede per molti questi potranno arrivare anche nel 2024.
Come abbiamo detto in precedenza, la data del rimborso 730 dipende da quando il contribuente presenta la dichiarazione dei redditi. Però è influenzata anche dall’importo e dalla tipologia del rimborso che il contribuente deve ricevere.
Infatti, i rimborsi entro i 1.000 euro saranno pagati tra il 15 e il 22 dicembre; mentre quelli tra i 1.000 e i 4.000 euro saranno pagati tra gennaio e marzo 2024. Invece, per i rimborsi oltre i 4.000 euro l’attesa è più lunga (dai 4 ai 6 mesi) perché l’Agenzia delle Entrate dovrà verificare la dichiarazione.
Rimborsi in ritardo anche nel caso di controlli preventivi che scattano sui modelli 730 se:
- il contribuente modifica la dichiarazione precompilata, soprattutto i dati compilati in precedenza dal Fisco;
- le modifiche presentano delle incoerenze o incidono sul reddito o sull’imposta derivante dalla dichiarazione;
- le dichiarazioni sono presentate a Caf o a professionisti abilitati.
Ovviamente, non ci saranno controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate se il contribuente ha presentato il modello 730 accettando i dati già compilati dal Fisco. Stessa cosa anche nel caso in cui non ha effettuato (o non effettua) modifiche oppure non ha inserito nuove voci di spesa per le detrazioni fiscali e nemmeno modificato la voce relativa ai redditi.