Scopriamo come funziona il permesso di 15 giorni retribuito per matrimonio per i dipendenti del settore scolastico.
Secondo quanto stabilito dal diritto del lavoro i lavoratori dipendenti hanno diritto ad un periodo di 15 giorni retribuiti per permesso matrimoniale. Il permesso retribuito di cui sopra deve essere fruito in maniera continuativa, fermo restando che la decorrenza dello stesso può essere indicata dal dipendente e non deve essere necessariamente vincolata alla data effettiva del matrimonio.
Dunque, il permesso conosciuto come congedo matrimoniale è erogato su richiesta da parte del lavoratore dipendente. Nel caso della personale docente e del personale ATA a tempo determinato o indeterminato la domanda deve essere presentata al dirigente scolastico.
Scopriamo però se ci sono delle differenze rispetto ai dipendenti del settore privato.
Permesso di 15 giorni retribuito per matrimonio: ecco cosa prevede la disciplina
Il personale scolastico, sia gli insegnanti che il personale ATA, ha il diritto di ottenere 15 giorni di permesso retribuiti per matrimonio. Quest’opportunità è riconosciuta tanto al personale a tempo indeterminato quanto al personale a tempo determinato.
In entrambi i casi il periodo di astensione dal lavoro è comunque di 15 giorni continuativi. Per il congedo matrimoniale è previsto che questo sia fruito anche anticipatamente rispetto alla data del matrimonio oppure entro i due mesi successivi.
Per il personale a tempo determinato, però, è importante che la data del matrimonio e il periodo di permesso matrimoniale rientrino nel contratto di lavoro.
In sostanza, se il matrimonio avviene fuori dal contratto di lavoro, il supplente non avrà diritto al congedo matrimoniale.