Il Governo Meloni ricorda che anche i lavoratori con Partita IVA vanno aiutati economicamente. Vediamo in che modo arriverà il sostegno.
L’esecutivo pensa ad un nuovo sistema di tassazione che possa aiutare le Partite IVA.
L’acconto delle tasse di novembre potrebbe rimanere un lontano ricordo già nell’anno in corso. Sarebbe un incubo che finisce per i lavoratori con Partita IVA già gravati dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita. Ricordiamo che parliamo di persone che non hanno le certezze dei dipendenti, ferie né malattia su cui poter contare. Ogni mese se la cavano da soli, senza supporti da parte dello Stato.
Il Governo sta pensando di rinviare il momento del pagamento dell’acconto delle tasse previsto per novembre. Più tempo per far quadrare i conti e rateizzare quanto dovuto al Fisco.
L’agevolazione non sarà per tutte le Partite IVA. Si ipotizza, infatti, un tetto di fatturato da non superare per godere del vantaggio. Oltre il limite i lavoratori saranno considerati in grado di pagare quanto dovuto senza difficoltà. Chi rientrerà nel tetto, invece, potrà rimandare il pagamento e procedere con una rateizzazione in sei rate per alleggerire il carico fiscale. I mini versamenti scatterebbero da gennaio 2024 e finirebbero a giugno.
Questa nuova struttura fiscale risulta particolarmente gradita anche perché ricordiamo che l’acconto di novembre riguarda i presunti guadagni del primo semestre dell’anno successivo. E lascerà spazio alla rateizzazione pure del conguaglio che potrà essere pagato da giugno ad ottobre.
Se la misura arriverà in via definitiva, dunque, eviterà un salasso per tanti professionisti e autonomi con Partita IVA. L’ipotesi è che il cambiamento andrà in porto non costando nulla allo Stato. Sarebbe solo un regalo richiesto da tempo da chi ogni giorno, ogni mese lavora non avendo certezze del futuro.
