3 cose che non sapevi dei Pinoli: ecco i loro segreti tutti da (ri)scoprire

I Pinoli sono da sempre conosciuti per la loro bontà e versatilità in cucina, ma forse non tutti sanno che hanno molto di più da offrire.

Il consumo di pinoli, ovviamente se moderato, non dà controindicazioni e anzi questi frutti offrono tante sostanze nutritive e salutari. I pinoli sono famosi perché si possono usare in cucina in ricette sia dolci che salate, e la loro storia ci arriva da molto lontano.

i pinoli hanno proprietà segrete
I pinoli oltre a essere buoni e sani hanno altre intriganti proprietà – InformazioneOggi.it

Come sappiamo, i pinoli contengono tante proteine e i preziosissimi Omega-3, tanti Minerali e grassi sani che proteggono la salute cardiovascolare. Non contengono colesterolo e in molti li consumano per regolare gli zuccheri nel sangue e anche come snack sazianti. Grazie all’acido pinoleico, infatti, sono perfetti durante una dieta dimagrante.

Le vitamine presenti nei Pinoli, come la E e e quelle del gruppo B offrono un’importante azione antiossidante e rinforzante del sistema immunitario. Proprio riguardo a questo aspetto, ricordiamo che i pinoli contengono la lisina, un potente amminoacido fondamentale per l’equilibrio della produzione di collagene, ma anche per le funzioni ormonali.

Come tutti i frutti o comunque gli alimenti, esiste la possibilità che a qualcuno i pinoli scatenino reazioni allergiche. Inoltre possono innescare la cacogeusia, ovvero la sensazione di un sapore metallico durante la loro masticazione. Si tratta di qualcosa di innocuo, che si risolve spontaneamente ma che potrebbe allarmare. In realtà l’unico pericolo è la soggettiva intolleranza a questo frutto.

I pinoli nascondono dei segreti, li conoscevi? Eccoli tutti

Curiosando tra le tante informazioni inerenti i pinoli, non vediamo solamente le ricette per il pesto alla genovese o per la torta della nonna.

Ad esempio nella letteratura latina si trovano tante testimonianze circa le credenze inerenti al consumo dei pinoli. Tra queste, che erano adatti a curare i bruciori di stomaco e che erano ottimi per “spegnere la sete”.

Inoltre per i Romani i pinoli erano dei veri e propri afrodisiaci, in grado di “vincere la debolezza delle parti virili”. Sempre secondo i Romani, il mix perfetto per ottenere un cibo afrodisiaco era quello dei pinoli con l’uva passa.

Sempre rimanendo in tema, anche nel Cinquecento i pinoli erano largamente usati come cibo propedeutico all’arte dell’amore. La ricetta era però diversa. I nobili consumavano i pinoli avvolti nello zucchero disciolto in acqua e poi li ricoprivano di foglie d’oro sottilissime. Sembra che questa preparazione venisse usata anche durante i periodi di digiuno.

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