Come posso anticipare la pensione se non riesco a lavorare? La soluzione è questa

Suggeriamo la soluzione a chi si pone il problema di come anticipare la pensione non potendo lavorare, condizione comune a tanti cittadini.

L’argomento da approfondire è la pensione d’invalidità per causa di servizio. Vediamo quando si può ottenere.

Pensione anticipata senza lavorare
Come andare in pensione in anticipo se non si può lavorare – Informazioneoggi.it

I lavoratori pubblici possono ottenere la causa di servizio per infermità, lesioni e danno biologico legate alle malattie professionali. Sono esclusi da questa possibilità gli addetti al comporta sicurezza, alla difesa, i Vigili del Fuoco e chi presta soccorso pubblico. Il personale citato ha mantenuto il regime precedente alla tutela INAIL introdotta con la Legge 214/2011.

La causa di servizio deve essere legata a fatti accaduti durante il servizio o a cause connesse al servizio stesso (ambiente di lavoro, esposizione a sostanze cancerogene, condizioni di lavoro…). Quando l’infermità si reputa dipendente da causa di servizio, l’interessato potrà avanzare domanda di pensione d’invalidità nel caso in cui non dovesse essere la Pubblica Amministrazione a procedere d’ufficio.

Dovrà essere accertata la connessione tra malattia professionale e luogo di lavoro per ottenere o l’invalidità di servizio o l’equo indennizzo oppure la pensione anticipata per causa di servizio. La richiesta dovrà essere inoltrata all’Ufficio presso il quale si presta il servizio entro sei mesi dall’evento dannoso o dal momento in cui si è appresa la malattia. Qualora il rapporto di lavoro fosse cessato, la scadenza è fissata entro cinque anni e dieci qualora la patologia fosse il morbo di Parkinson.

Una commissione medica ospedaliera analizzerà il caso e darà una risposta. L’istanza potrebbe anche essere respinta qualora i requisiti non venissero soddisfatti totalmente. Il danno biologico è riconosciuto dal 20 al 100% di invalidità. Sotto il 20% spetta un’indennità una tantum.

La causa di servizio comporta il diritto all’invalidità con aumento dello stipendio del 2,5% (1,25% qualora la percentuale fosse bassa).

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