I rendimenti sul reddito fisso sono aumentati e i guadagni sono assicurati se si scelgono determinati strumenti finanziari.
Tra le diverse opzioni disponibili per gli investitori, ci sono due titoli di Stato denominati in euro e cedola al 6% e al 6,625%.
Stiamo parlando, nel dettaglio, del BTP con ISIN IT0001444378, emesso il 1° novembre 1999 e con scadenza al 1° maggio 2031. Tale titolo assicura una cedola lorda annua del 6%, corrispondente al 3% lordo e al 2,625% netto semestrale.
Si tratta di un prodotto che ha avuto un rialzo di moltissimi punti (ben 104) in soli 40 mesi, alla stregua dei titoli di Borsa. Su tale Bond, inoltre, incide in maniera positiva la cedola elevata, una condizione che attrae molti investitori.
Il Bond straniero con cedola al 6,625% si riferisce, invece, ad un titolo di Stato rumeno, l’ISIN XS2538441598, emesso ad ottobre 2022. La scadenza è prevista per il 27 settembre 2029 e tra due settimane verrà staccata l’unica cedola annuale.
Tale titolo prezza 103,74 punti ed è caratterizzato da una minore liquidità rispetto agli altri Bond stranieri. Questo potrebbe avere un impatto decisivo nell’ipotesi di disinvestimento anticipato.
Il rimborso finale, tra circa 6 anni, avverrà a 100 mentre la tassazione è la stessa del BTP , ossia del 12,50%. Di conseguenza, il rendimento effettivo netto annuo a scadenza corrisponde al 5,10%.
Quale investimento prediligere per ottenere buoni rendimenti?
Come scegliere tra i due prodotti? Entrambi presentano degli ottimi rendimenti annui sul medio- lungo periodo, ma presentano rischi differenti.
Sono tutti e due denominati in euro, ma il bond rumeno potrebbe garantire dei rendimenti maggiori.
L’inflazione in Romania ha raggiunto picchi del 9-10% e la Banca Centrale rumena ha tenuto il tasso di interesse di riferimento al 7%, contro quello del 4,50% imposto dalla BCE.
Di conseguenza, per incentivare l’investimento di capitali esteri, la cedola è molto robusta.
La scelta tra i Bond è soggettiva e dipende dagli obiettivi che si intende perseguire.
Gli investitori abituati a strumenti più rischiosi, ad esempio, potrebbero optare per il Bond straniero. Per i più temerari si potrebbe pensare, addirittura, ad un mix di cedola con movimento dei prezzi sul medio periodo su uno dei due Bond.
Per i meno coraggiosi, invece, è consigliabile puntare sul titolo nazionale.
Ciò che conta è, senza dubbio, valutare le proprie esigenze e tutte le possibilità , per investire in maniera consapevole.
Un buon consiglio è quello di diversificare e ridurre al massimo le spese di gestione. Allo stesso modo, sarebbe opportuno massimizzare i rendimenti a seconda del rischio del prodotto prescelto e della durata dell’investimento.