I genitori che intendono donare dei soldi al figlio per l’acquisto di una casa devono conoscere i paletti entro cui restare per non subire i controlli del Fisco.
Si chiama donazione indiretta la procedura con la quale i genitori danno soldi al figlio per comprare una casa.
Per acquistare un immobile serve una cifra onerosa. Grazie alla donazione indiretta non ci sarà bisogno di due atti notarili per dare al figlio l’importo necessario. Basterà l’atto di acquisto del donatario ottenendo un risparmio di imposte e costi del notaio.
Le modalità di donazione indiretta sono due. La prima prevede che si versi la somma al venditore che procederà , poi, con il trasferimento della proprietà del bene al donatario. In alternativa si può versare l’importo al donatario e sarà quest’ultimo a pagare il venditore.
Il donante non deve necessariamente dare tutta la cifra di acquisto al figlio. Può versare il 50% o qualsiasi altra percentuale. Tutto questo davanti ad un notaio? Quando si parla di donazione indiretta la consultazione di questa figura professionale non è richiesta. I soldi possono essere trasferiti senza atto pubblico. Basterà procedere con un bonifico, ad esempio, indicando nella causale il motivo del passaggio di soldi.
“Donazione per l’acquisto della casa” oppure “Pagamento per l’acquisto di un immobile per… sito in…” sono diciture corrette che non desteranno l’attenzione del Fisco a condizione che poi l’acquisto venga realmente effettuato.
Per quanto riguarda le tasse da pagare non è prevista l’applicazione dell’imposta sulle donazioni indirette. Significa che il trasferimento di denaro è esentasse. Cosa che non accade con altre donazioni che prevedono il pagamento di imposte superando determinate franchigie.
Diverso il discorso per l’atto di acquisto. Questo avrà un costo ossia le imposte previste dalla legge (di registro, ipotecaria e catastale, IVA…).